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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Cuneo
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1891, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Vercelli — Appendice %r>
   Bianzè (3S01 ab.). — È traversato dalla postale da Milano a Torino parallelamente alla ferrata, ed irrigato dal naviglio di Cigliano e da una bealera derivata dalla Dora Baltea per mezzo del canale del Itotto. Parrocchiale di Saul' Eusebio con un pulpito di l'ara bellezza, ornato di belle sculture. Ospedale eretto nel 1832. Grano, segale, meliga, riso, bestiame; fabbriche di carri e ili formaggi.
   Cenni storici. — Fu dei marchesi di Monferrato e nelle loro guerre contro i Visconti di Milano ne furono distrutte, nel 1302, le mura. Fu anche tolto, nel 1430, dagli alleati di Amedeo Vili, duca di Savoia, al marchese Gian Giacomo, il quale
   10 ricuperò in forza del trattato del 1435. L'ebbero in feudo i Tizzoni signori delle Rive, donde uscirono i conti di Crescentino; indi i Bobba signori di Lu con titolo marchionale, e passò da ultimo, col medesimo titolo, ai Morozzo.
   Uomini illustri. — Bianzò vide nascere Eusebio Guiscardi, profondo politico e segretario del marchese di Monferrato, nel 1451, e Riccardo Rodiano, canonico late-ranense e scrittore stimato di cose teologiche.
   Coli, elett. Novara III (Vercelli) — Dioc. Vercelli — P2 T. e Str. ferr. Torino-Milano.
   Saluggia (44SS ab.). — Giace sulla sponda sinistra della Dora Baltea, bagnata da essa e da varii canali, con ponte in ferro della ferrata Torino-Milano, il ponte-canale Cavour sulla Dora che costò lire 4,500,038, e 1' edifizio di presa del nuovo canale ausiliario Farini. Vie generalmente ampie e ben selciate e varie chiese, fra le quali la parrocchiale di San Grato, a tre navate. Congregazione di cariba. Il palazzo comunale è l'antico castello signorile cinto da un fosso con ponte già levatoio e via sotterranea, un atrio severo, un superbo scalone ed ampie Sale con travi dipinte e larghe incorniciature di or fa qualche secolo. Annesso al palazzo il teatrino comunale, ed accanto un vecchio castello turrito semi-diruto; di fronte una piazza spaziosa. Presso il ponte sulla Dora si presenta, fra colli verdeggianti e con orti pensili, la villa Farini, ove il celebre storico, dittatore di Modena e ministro presidente, Luigi Carlo Farini, soleva andare a riposarsi dalle cure di Slato, e dove villeggia suo figlio Domenico, attuale presidente del Senato. Meliga, legumi, legname e foglia di gelsi.
   Cenni storici. — Ebbe nome Saligia e anche Sulgia nel medioevo e ne parla
   11 Muratori nelle Antichità italiane (toni. VI, col. 321), riportando un documento dell'imperatore Federico I nel 1152, che tratta De pedatico et nautico Salygiae. In Saluggia nel 1200 conchiudevasi solennemente la pace tra il marchese di Monferrato, i .Milanesi, i Piacentini ed i Vercellesi. Fin dal secolo XV fu infeudata ai Mazzetti di Chieri; l'ebbero quindi i Mazzetti di Frinco, i Mazzetti di Montalero, i Mazzetti di Moranzengo, i Mercandi con titolo signorile, i Pastoris conti di Lamporo e Tronzano, i Peracchini di Cigliano ed i Tana.
   Uomini illustri. — Dai suddetti Mazzetti, conti di Saluggia e marchesi di Frinco, nacquero molti insigni personaggi, fra cui Michelangelo, presidente del Senato di Torino nel 1761, autore di parecchi scritti di materie legali e di alcune note al Discorso sulla storia universale del Bossuet, e che ha in Saluggia un mausoleo con busto, opera lodata degli scultori Collini. Dai Pastoris di Saluggia discendeva quell'efferato conte Tommaso Pastoris, comandante dei Cacciatori Franchi in Savona dopo la Restaurazione del 1815 e protagonista del romanzo storico francese intitolato: Le Comte de Saluggia, ou le tourmenteur de la chair humaine, histoire d'un tyran militaire en Italie per J. B. de Bargini (Parigi, 1857). È pure celebre Barbara Mazzetti, signora di Saluggia, che si consacrava alla regola delle cappuccine e con Giulia di Roero d'Asti, nel 1609, fondava un magnifico convento in Casale. Fra gli altri illustri Saluggiesi merita anche menzione Giuseppe Momo, abilissimo ingegnere topografo, incaricato, nel 1801-, del censimento e del nuovo catasto, direttore delle