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Parte Prima — Alta Italia
Or quale delle tre unità di misura sarà stata adottata nel nostro S. Andrea ? Intimamente persuasi che una data misura dev'esservi stata usata, dappoiché il Comune di Vercelli prescriveva la misura dei laterizi con apposito modulo che tuttavia esiste immurato fra le anticaglie raccolte recentemente nel claustro della chiesa in discorso, pur tuttavia ci dichiariamo incapaci a defluire la questione tanto più complicata ammettendo il nostro monumento come opera inglese, e forse costrutta da operai esteri.
Laonde volendo pure uscire d'intrigo, e dare in pari tempo un qualche rapporto delle proporzioni della nostra icnografia, ci appigliamo ad un'arbitraria divisione in parti eguali, pigliando per base una sezione trasversale del quadrilungo inferiore della chiesa, muri perimetrali compresi, complessivamente di m. 13.10.
Supposta pertanto questa sezione divisa in parti 20, l'interno del quadrilungo risulta di parti 18, delle quali, 8 sono la larghezza della nave, pari al lato del quadrato fondamentale ; parti 5 per ciascuna delle navi d'ala, misurate sull'asse dei piloni, e parti 1 ciascuno dei muri. La nave trasversale coi muri dalle due fronti riesce di parti 30, ed all'interno di parti 28. Lo sfondo del presbiterio e del coro, a partire dall'asse di quest'ultima, compresi i muri, è di parti 18 Va ed all'interno di 17. La lunghezza del quadrilungo inferiore, col muro della facciata, partendo dallo stesso punto, conta parti 32 '/a ed all'interno 30 J/2. L'eccedenza è il muro.
La geometria che tracciò l'impianto icnografico del nostro S. Andrea pare abbia pur servito di base allo svilnppo delle proporzioni d'altezza. Un'occhiata al disegno d'alzato basterà per convincerci come il triangolo equilatero, consueto generatore delle proporzioni d'elevazione delle chiese gotiche, lo sia pure stato di quelle della nostra chiesa, dove sebbene regni ancora nell'esterno lo stile rornanico-lombardo, l'interno presenta lo stile archi-acuto nel suo perfetto sviluppo. Ivi il triangolo equilatero fu ripetuto e sovrapposto a formare l'esagono, come il quadrato fu ripetuto e sovrapposto a formare l'ottagono nell'icnografia. — Ad angolo di esagono sono nell'alzato piegati, tanto il colmo del tetto, come quelli del frontespizio della facciala, e delle fronti della nave trasversale o di crociera, sul cui mezzo sorge la torre-cupola.
Edoardo Mella.