Statistica generale della Provincia di Novara ^iil
dei telai meccanici circolari e rettilinei. Gli opifici, due eccettuati, trovansi tulli nel circondario di Biella e sommano a 22, sparsi ili 8 Comuni, con in complesso 8 caldaie a vapore, G motori a vapore e 0 idraulici, 1GG telai meccanici e 771 a mano, e 1784 lavoranti dei due sessi.
Industria tessile casalinga. — Nei G circondari, coi rispedivi Comuni, contansi 4G23 telai casalinghi, dei quali per tessitura di stoffe liscie ed operate: in lana 114!), in cotone 925, in lino e canapa 2445, in materie misle 30, per lavori in maglieria 73, per tessuti reticolati 1. 11 solo circondario di Niella annovera 2G10 di questi telai.
Fabbriche di cappelli. — Fra queste fabbriche in Italia tengono un posto cospicuo quelle della provincia di Novara per la glande varietà e il buon mercato dei loro prodotti. La fabbricazione si restringe in generale ai cappelli di feltro e mezzo feltro ordinari, senza che venga però escluso assolutamente il cappello in drappo di seta o feltro, dello comunemente a cilindro. 1 peli pei cappelli di feltro sono principalmente quelli di lepre e coniglio, ma ado-peransi anche peli di lontra e di cammello, e, per le qualità superiori, di castoro e di topo muschiato. Per la tintura adoperarsi colori di anilina e vegetali. Molti fabbricanti traggono dall'estero le fodere con relativi bolli dorati, le liste di cuoio per guarnitura interna, le gomme, ecc. La vendita dei cappelli si fa nel regno in grande quantità e in poca anche all'estero.
Le fabbriche di cappelli sono in numero di 72, disseminate in 18 Comuni, con in complesso 13 caldaie a vapore, 7 motori a vapore e 7 idraulici, 149 folle e 1G49 lavoranti d'ambo i sessi.
Concerie di pelli. — L'industria della concia delle pelli è rappresentata nella provincia di Novara da un numero anzichenò ragguardevole di fabbriche sparse in vari Comuni, sì che non bastando le pelli locali ad alimentare tutte le fabbriche, se ne traggono anche da altre Provincie del regno e dall'estero.
Queste concerie sono in numero di 56, sparse in 27 Comuni, con 3 motori a vapore e 28 idraulici, 1162 vasche o tini di concia e 495 lavoranti dei due sessi.
Cartiere e fabbriche di pasta di legno. — Nel territorio di Serravalle Sesia risiede la grande Cartiera Italiana, la più importante del Regno. Codesta fabbrica, già degli Avondo, appartiene ora ad una società anonima, la quale ha un capitale sociale di L. 4,400,000 in azioni, rappresentato per L. 3,300,000 da stabili e meccanismi e pel rimanente dal capitale circolante, da materia prima o da merci in vari depositi. La Cartiera impiega 1200 operai e il suo commercio si estende in tutto il regno e anche all'estero. La produzione consiste in carta di lutte le qualità, e come materie prime impiegansi stracci bianchi e colorati, juta, paglia naturale ed imbianchita, pasta di legno, pioppo e pino, cellulosa alla soda e al bisolfito.
Le Cartiere della provincia sommano in complesso a 24, con 35 caldaie a vapore, G motori a vapore e 79 idraulici, 15 lini attivi e 17 inattivi, 50 macchine e 30G1 operai dei due sessi.
Tipografie e litografie. — Gli stabilimenti tipografici e litografici più numerosi ed importanti trovansi nel capoluogo della provincia e nei capoluoghi di circondario. La sola Novara possiede 6 tipografie e 2 litografìe. Le quali sommano in totale a 28 in 10 Comuni, con 1 motore idraulico ed 1 a gas, 33 macchine, 45 torchi e 225 lavoranti d'ambo i sessi.
Segherie da legname. — Sono parecchie nella provincia e 3 nella sola Biella. In totale sono 10 in 5 Comuni, con 1 motore a vapore, 7 idraulici e 2 a gas, con 16 operai.
Tornerie in legno. — In Omegna, oltre 2 lornerie metalliche, ve n'ha una in legno, e un'altra a Crusinallo, ambedue con motore idraulico e 19 operai.
Fabbriche di bottoni di corno. — La sola Vercelli ne conta 4, in cui sono occupati 391 operai, e la forza motrice è somministrata da 3 motori idraulici di 14 cavalli, e 1 a gas di 4 cavalli dinamici.
182* — La Patria, voi. I.