Liguria
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Mare Ligustlcum chiamavasi anticamente quella porzione del Mediterraneo che bagna la costa ligure e stendesi a nord del Mare Thyrrenum. Come tutte le denominazioni consimili
codesto nome fu applicato con grande indeterminatezza
limitato a volte a quel che chiamasi ora golfo di Genova — nel qual senso è detto da Moro (tu
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§ 9) Ligiisticus Sinus — e altre volte adoperato in senso più ampio
per modo clic Plinio parla della Corsica come di un'isola in Ligustico mari.
Alcuni dei geografi greci inclusero nel Mare Ligustlcum l'intiero tratto dalle frontiere della Spagna a quelle delPEtruria
comprendendovi il Mare Gallicmn dei Romani
il moderno golfo di Lione. L'uso più ristretto del nome pare peiò fosse il più usuale
ad ogni modo in tempi posteriori
ed è adottato altrove dallo stesso Plinio.
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I Liguri natii vivevano la maggior parte in semplici villaggi e fortezze alpestri (castella vìcique
Liv.
xl
17; Strab.
v
p. 21S)
ed avevano probabilmente poche città. Anche sotto il governo romano pare vi fossero ben pochi luoghi meritevoli del nome di città lungo il litorale o nell'interno dell'Apennino
laddove sui declivi settentrionali di esso
presso le pianure
le città crebbero rapidamente ed a tale una floridezza e prosperità che Plinio
parlando di questa parte della Liguria ai tempi suoi
dice; Omnia nobilibus oppidis nitent (m
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s. 7).
Le città ch'ei procede quindi ad enumerare sono : Libarna (fra Arquata e Serra-valle
di cui già abbiam parlato); Dertona (Tortona); Irla (Voghera); Darderate (di giacitura incerta)'; Industria (già per noi accennata
a Moriteli da Po); Pollentia (Pollenzo); Carrea Potentìa (incerta); Forum Fulvii detto Valentinium (Valenza); Augusta Vagiennorum (Bene Vagienna) ; Alba Pompeia ( Alba); Asta (Asti); Aquae Statiellae (Acqui).
A queste vuoisi aggiungere Augusta Taurinorum
che era per fermo una città ligure
quantunque
per la sua situazione sulla sponda sinistra del Po
sia annoverata da Plinio fra le città della Regione Undecima
ossia della Gallia Transpadana.
Nel medesimo distretto giacevano il Forum Vibii
in vicinanza di Sai uzzo
nel territorio dei Vagienni
ed Ocelum
ora Oxeau
nella valle di Fenestrelle. Segusio (ora Susa) era probabilmente una città gallica piuttostochè ligure. In giunta alle precedenti. si possono ancor citare Clastidium (Casteggio)
detta espressamente città ligure da Livio
quantunque situata sulla frontiera gallica
e Cebo
(Ceva) nell'alta valle del 'Panaro. Litubìo
mentovato da Livio in un con Clastidium (xxxu
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registrato dallo stesso autore quale città degli Stazielli (xlii
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sono intieramente ignoti Avanzi romani trovati a Cairo Montenotte lasciano sospettare che là potesse essere Carystum.
Lungo il litorale delta Liguria
incominciando dal Varo
le città dinumerate da Plinio o da Tolomeo sono le seguenti: Nicaea (Nizza)
Camenelium (Cimiès
a poca distanza entro terra)
Porta
$ Herculis Monoeci (Monaco)
Albium Intemelium (Ven-timiglia)
Albium Ingannimi (Albenga)
Vada Sabbata (Vado
presso Savona)
Genua (Genova)
Portus Delphini (Porto Fino)
Tigullia (forse l'regoso
presso Sestri)
Segesta (probabilmente Sestri)
Portus Veneris (Porto Venere) e Portus Ericis (Lerici)
ambedue nel golfo della Spezia
che chiamasi nel suo complesso Portus Lunae (Luni).
Gli altri nomi registrati negli Itinerari sono la più parte oscurissimi ed incerti