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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Genova e Porto Maurizio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1892, pagine 311

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Liguria
   14
   Mare Ligustlcum chiamavasi anticamente quella porzione del Mediterraneo che bagna la costa ligure e stendesi a nord del Mare Thyrrenum. Come tutte le denominazioni consimili
   codesto nome fu applicato con grande indeterminatezza
   limitato a volte a quel che chiamasi ora golfo di Genova — nel qual senso è detto da Moro (tu
   6
   § 9) Ligiisticus Sinus — e altre volte adoperato in senso più ampio
   per modo clic Plinio parla della Corsica come di un'isola in Ligustico mari.
   Alcuni dei geografi greci inclusero nel Mare Ligustlcum l'intiero tratto dalle frontiere della Spagna a quelle delPEtruria
   comprendendovi il Mare Gallicmn dei Romani
   il moderno golfo di Lione. L'uso più ristretto del nome pare peiò fosse il più usuale
   ad ogni modo in tempi posteriori
   ed è adottato altrove dallo stesso Plinio.
   * *
   I Liguri natii vivevano la maggior parte in semplici villaggi e fortezze alpestri (castella vìcique
   Liv.
   xl
   17; Strab.
   v
   p. 21S)
   ed avevano probabilmente poche città. Anche sotto il governo romano pare vi fossero ben pochi luoghi meritevoli del nome di città lungo il litorale o nell'interno dell'Apennino
   laddove sui declivi settentrionali di esso
   presso le pianure
   le città crebbero rapidamente ed a tale una floridezza e prosperità che Plinio
   parlando di questa parte della Liguria ai tempi suoi
   dice; Omnia nobilibus oppidis nitent (m
   5
   s. 7).
   Le città ch'ei procede quindi ad enumerare sono : Libarna (fra Arquata e Serra-valle
   di cui già abbiam parlato); Dertona (Tortona); Irla (Voghera); Darderate (di giacitura incerta)'; Industria (già per noi accennata
   a Moriteli da Po); Pollentia (Pollenzo); Carrea Potentìa (incerta); Forum Fulvii detto Valentinium (Valenza); Augusta Vagiennorum (Bene Vagienna) ; Alba Pompeia ( Alba); Asta (Asti); Aquae Statiellae (Acqui).
   A queste vuoisi aggiungere Augusta Taurinorum
   che era per fermo una città ligure
   quantunque
   per la sua situazione sulla sponda sinistra del Po
   sia annoverata da Plinio fra le città della Regione Undecima
   ossia della Gallia Transpadana.
   Nel medesimo distretto giacevano il Forum Vibii
   in vicinanza di Sai uzzo
   nel territorio dei Vagienni
   ed Ocelum
   ora Oxeau
   nella valle di Fenestrelle. Segusio (ora Susa) era probabilmente una città gallica piuttostochè ligure. In giunta alle precedenti. si possono ancor citare Clastidium (Casteggio)
   detta espressamente città ligure da Livio
   quantunque situata sulla frontiera gallica
   e Cebo
   (Ceva) nell'alta valle del 'Panaro. Litubìo
   mentovato da Livio in un con Clastidium (xxxu
   29) e Carystum
   registrato dallo stesso autore quale città degli Stazielli (xlii
   7)
   sono intieramente ignoti Avanzi romani trovati a Cairo Montenotte lasciano sospettare che là potesse essere Carystum.
   Lungo il litorale delta Liguria
   incominciando dal Varo
   le città dinumerate da Plinio o da Tolomeo sono le seguenti: Nicaea (Nizza)
   Camenelium (Cimiès
   a poca distanza entro terra)
   Porta
   $ Herculis Monoeci (Monaco)
   Albium Intemelium (Ven-timiglia)
   Albium Ingannimi (Albenga)
   Vada Sabbata (Vado
   presso Savona)
   Genua (Genova)
   Portus Delphini (Porto Fino)
   Tigullia (forse l'regoso
   presso Sestri)
   Segesta (probabilmente Sestri)
   Portus Veneris (Porto Venere) e Portus Ericis (Lerici)
   ambedue nel golfo della Spezia
   che chiamasi nel suo complesso Portus Lunae (Luni).
   Gli altri nomi registrati negli Itinerari sono la più parte oscurissimi ed incerti