Provincia di Genova
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stacchino dalla catena principale
hanno tutte poco sviluppo pel molto accostarsi al mare del vertice supremo
Lo stesso avviene di quasi tutti gli sproni che incontransi sin presso a Genova
di che non mette conto darne qui i nomi e recarne ì particolari. Quanto alla loro direzione si può dire
per quelli che incontransi fra Albenga e Finale
che corrono generalmente da nord-ovest a sud-est
ma quelli che stanno fra Savona e Genova ne hanno una più spiccata da nord-nord-est a sud-sud-ovest.
Vicino e a nord di Genova
la catena centrale dell'Apennino ligure si scosta un po' più dal mare sì che le diramazioni che se ne staccano acquistano una tal quale maggiore importanza ed hanno anche un'altezza mediocre
come osservasi nel ramo del monte della Madonna della Guardia
alto quasi 820 m
. il quale trovasi a ovest della valle della Polcevera in direziono da sud-sud-ovest a nord-nord-est.
Fra i due rami di codesta catena secondaria
o contrafforte che dir si voglia
sorgo in anfiteatro la regina del mare ligustico
Genova
la cui latitudine è al Collegio di Marina 44° 25' 4" e la longitudine orientale dal meridiano di Parigi 6° 8V 8". La diramazione su cui siede staccasi dalla catena centrale a ovest del monte Matallo che signoreggia il piano di Cretto all'altezza di 615 m. Sì abbassa questa alla lunga cresta che sta sopra Pino e Torrazza e si rialza quindi assai verso sud ai monti su cui giacciono i due forti del Diamante e de" Due Fratelli; si abbassa poi nuovamente e dividesi infino al forte dello Sperone in due rami di cui uno
dirigendosi verso il sud-sud-ovest va a terminare al capo di Faro ove ergesi la Lanterna; l'altra
piegando più verso il sud-sud-est
va a formare le colline amene di Garignano per far capo ai dirupi che stendonsi a est del porto sotto le batterie cosidotte della Strega e della Cava.
Dopo codesto sprone e fra le sorgenti del Bisagno e della Lavagna
od Entrila
di cui cantò Dante nostro nel XIX del Purgatorio:
Intra Siestri e Chiavari s'adiina Una fiumana bella
spiccasi dal sommo una nuova catena secondaria notabile per le sue molte suddivisioni. Infatti
dopo formata una specie di cresta non guari alta al suo punto di attacco
presso Scofera e Bargagli
essa si allarga poi a ovest e a est nelle montagne e colline che stendonsi per breve spazio lunghesso il mare dalla foce del Bisagno
sotto le mura di Genova
sino a quella della suddetta fiumana bella di Chiavari.
Di tutte le diramazioni subalterne onde si compone
la più importante è quella che costituisce alla sua estremità l'alto capo di Portofino
che s'inoltra si pittorescamente e visibile da lungi
a non molti chilometri a èst della città. Codesto ramo di mont; manda direttamente da un lato le sue acque al mare
e
dall'altro
ora nel Bisagno ed ora nella valle longitudinale di Fontanabuona
ossia della Lavagna.
Di non diverso aspetto
ma presentando dimensioni anche maggiori
è finalmente la catena secondaria che ha origine fra le sorgenti della Vara e quelle della Sturi a
uno dei rami del fiume di Chiavari non lungi dal paese dì Borzonasca. Codesta catena
assai semplice dapprima
stendesi anch'essa notevolmente come quella di cui fanno parte
per una lunghezza di 60 chilometri
le montagne costiere da Chiavari sino al capo Corvo
punta terminante a est
e il golfo della Spezia non lungi dall'imboccatura della. Magra.