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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Genova e Porto Maurizio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1892, pagine 311

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Provincia di Genova
   17
   e Rivarolo sino al mare; palazzi signorili ed amenìssitne ville ingemmano fitti fìtti i paggetti graziosi e pittoreschi fra i quali corre incassata la Polcevera
   fiancheggiata dalla ferrata al Piemonte.
   L'altro dei fiumi fra i quali si sta rinchiusa Genova è il Bisagno a est
   il quale nasce al colle della Scofera e forma in prima una valle longitudinale molto angusta nel luogo detto Schiena d'asino
   ove riunisconsi i due rami principali detti il Bar-gaglino e il canale di Viganego; il suo letto può esser alto 145 metri a un incirca dal livello del mare.
   In quel punto è stabilita la principale presa d'acqua che alimenta il magnifico acquedotto
   il quale
   sorretto da arcate lungo le pendici della montagna e traversando per mezzo di ponti altissimi e di ben disposti sifoni le valli interposte
   rifornisce d'acqua la città di Genova. Fu fatta
   non ha molto
   la concessione di un secondo acquedotto da derivarsi dalle acque del Bisagno e de' suoi affluenti.
   Il Bisagno può avere a un dipresso un corso di 20 chilometri rivolto in prima da est-sud-est a ovest-nord-ovest; torce quindi verso sud al luogo detto Mulazzana
   divenendo per tal modo la sua valle perpendicolare alla catena apenninica
   laddove era in prima parallela ad essa.
   Da Genova a Chiavari incontransi molti torrenti
   ma ninno di una qualche importanza e niuno che scenda dalla catena centrale
   provenendo tutti dalla secondaria la quale staccasi
   all'altezza di Lavagnolo dall'Apennino e forma le diramazioni che intersecano la costa da Genova a Chiavari
   
   Il primo fiume dopo quest'ultima città è la Lavagna
   o fiumana di Chiavari
   l'antica Entel.la celebrata da Dante. Si compone di tre rami principali : il più occidentale
   ossìa la Lavagna
   o fiume di Fontana buona
   la Sturici in mezzo e l'ultimo a est la Graveglia.
   Il primo dì questi corsi d'acqua ha le sue fonti accanto a quelle del Bisagno e scorre per una valle longitudinale la quale può avere una lunghezza di circa venti chilometri
   Codesta valle è separata dal mare dalla catena costiera di Rapallo e di Zoagli ed è dominata a sinistra dai monti di Lavagneura
   Acquapendente
   e IJc-ciorno
   situati nella catena centrale donde scendono i canali di Neirone
   di San Vin-ceuzo
   di Lorsega i quali forniscono la maggior parte delle acque onde va altiera la Lavagna.
   Come abbiamo detto il ramo di mezzo ond'essa si compone è la Sturici. Scende essa dai monti di Borzonasca
   vale a dire dal grappo del colle di Bozzala e dal-VAriona
   massiccio notevolissimo dell'Apennino ligure per essere forse il più alto nella Riviera di levante e comprendente i monti di. Mozzolasca e della Penna
   donde scaturiscono
   sul piovente nord
   vari corsi d'acqua rilevanti come YAveto
   la Nure
   il Ceno e
   primo fra tutti
   il Taro. Ora la Sturla corre da nord a sud
   si congiunge alla Graveglia più piccola che viene da est e alla Lavagna di cui piglia il nome a Carasco
   e di là va a metter foce
   dopo pochi chilometri
   nel Mediterraneo fra Chiavari e il grosso borgo di Lavagna.
   Da questo borgo sino alla bocca della Magra tutti i torrenti che incontransi lungo la costa scendono dalla diramazione notabile dell'Apennino
   che staccasi dalla catena centrale al monte di Satta presso Borzonasca
   e viene pei monti di S. Bernardo
   di Porcile
   quelli di colle di Yelva
   Bracco
   monti sopra Levante
   monte 185 — La [Patria
   voi. I.