Provincia di Genova
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nell'interno nelle valli della Trebbia
del Taro
dell'Avete
ove se ne veggono dei massicci considerevoli che giungono ad altezza ragguardevole.
Codesta roccia che nelle sue parti pių tenere e steatilose fornisce materiali per molti utensili domestici detti lavezzi
presenta anche delle varietā adoperate a uso di marmo per le decorazioni: per tal modo il bel marmo
dotto verde di Polcevera
che offre sopra un fondo scuro o macchie bianche o filamenta dello stesso colore
che formano
intrecciandosi
qualche rara volta un sistema reticolare
č estratto da un masso di pietra serpentina presso Pietra Lavezzara sulla antica strada della Bocchetta; cosė il verde di Corsica
a fondo chiaro e a macchie sparse di un verde pistacchio
trovasi nelle eufotidi delle Giovare e delle adiacenze di Vollri.
Le formazioni sedimentarie che circondano le roccie cristalline della Riviera di ponente sono scliisti o steatitosi od argillosi
roccie quarzose e calcaree
ora a tessitura compatta
ora granulari; calcari
arenarie o macigni abbondano invece in quella dė levante. Gli steachisti mostransi principalmente verso Finale
e i calcarei dolomėtici all' avvicinarsi delle serpentine
nei monti di Sestri e di Isoverde. Il marmo nero di Portovenere č tratto dalle formazioni calcaree antiche del golfo della Spezia che si rappiccano ai colossi delle Alpi Carraresi. Collegate pure ccn questi calcari
e spesso inferiori ad essi
sembrano molte masse di gesso che incon-transi a Isoverde in Polcevera.
Una formazione pių estesa e composta di schisli argillosi e calcarei
di macigni e di calcari marnosi di epoca terziaria antica
occupa
trattone qualche spazio in cui sorgono masse di serpentina
tutta la Riviera di levante stendendosi da Genova alla Spezia lungo la costa e nell'interno mostrandosi nella valle della Scrivia
ove predomina il calcare
e ili quelle di Trebbia e Taro. Č nella serie di roccie componenti quella formazione che trovansi le belle ardesie di Lavagna e quelle di Pre-mentone entro la cinta stessa di Genova: essa somministra eziandio le lastre di macigno che servono a lastricare le vie della cittā e che provengono dalle vicinanze della Spezia.
Il terreno terziario recente
cosė esteso verso le pianure lombarde
mostrasi pure frequentemente lungo le spiaggiŠ del mare ligustico
ma in lembi di piccola estensione: trovansi infatti delle marne turchine con conchiglie e insieme ad esse delle sabbie gialle a Genova
Albaro
Sestri Ponente
Arenzano
Albissola
Savona
ove somministrano il materiale alle numerose fabbriche e fornaci di stoviglie che vi si incontrano. Ve ne ha un bacino ragguardevole pel gran numero di conchėglie a Ceriate presso Albenga (nel burrone detto il Torsčt)
ove gli strati superiori sono composti di una pietra molare adoperata a tal fine. E un altro ne esiste presso Finale ove predominano le sabbie gialle superiori
le quali
molto indurite e ripiene di una grande quantitā di pettini
formano la cosė detta inetra di Finale di color giallognolo
che ben si marita nelle costruzioni grandiose di Genova al bianco marmo di Carrara e con la scura calcarea della Lanterna.
Il monte di Portofino
che con lo sue ruvide forme chiude a est la vista che godesi da Genova sulle amene campagne di Nervi e di Recco
e che consta di strati inclinati di una puddinga polėgenica
deve essere riportato alla parte media della formazione terziaria
a cui appartengono le mollasse e puddinghe di Celle e il terreno analogo a ligniti di Cadibona; come anco sul piovente settentrionale