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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Genova e Porto Maurizio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1892, pagine 311

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Provincia di Genova
   27
   nell'interno nelle valli della Trebbia
   del Taro
   dell'Avete
   ove se ne veggono dei massicci considerevoli che giungono ad altezza ragguardevole.
   Codesta roccia che nelle sue parti pių tenere e steatilose fornisce materiali per molti utensili domestici detti lavezzi
   presenta anche delle varietā adoperate a uso di marmo per le decorazioni: per tal modo il bel marmo
   dotto verde di Polcevera
   che offre sopra un fondo scuro o macchie bianche o filamenta dello stesso colore
   che formano
   intrecciandosi
   qualche rara volta un sistema reticolare
   č estratto da un masso di pietra serpentina presso Pietra Lavezzara sulla antica strada della Bocchetta; cosė il verde di Corsica
   a fondo chiaro e a macchie sparse di un verde pistacchio
   trovasi nelle eufotidi delle Giovare e delle adiacenze di Vollri.
   Le formazioni sedimentarie che circondano le roccie cristalline della Riviera di ponente sono scliisti o steatitosi od argillosi
   roccie quarzose e calcaree
   ora a tessitura compatta
   ora granulari; calcari
   arenarie o macigni abbondano invece in quella dė levante. Gli steachisti mostransi principalmente verso Finale
   e i calcarei dolomėtici all' avvicinarsi delle serpentine
   nei monti di Sestri e di Isoverde. Il marmo nero di Portovenere č tratto dalle formazioni calcaree antiche del golfo della Spezia che si rappiccano ai colossi delle Alpi Carraresi. Collegate pure ccn questi calcari
   e spesso inferiori ad essi
   sembrano molte masse di gesso che incon-transi a Isoverde in Polcevera.
   Una formazione pių estesa e composta di schisli argillosi e calcarei
   di macigni e di calcari marnosi di epoca terziaria antica
   occupa
   trattone qualche spazio in cui sorgono masse di serpentina
   tutta la Riviera di levante stendendosi da Genova alla Spezia lungo la costa e nell'interno mostrandosi nella valle della Scrivia
   ove predomina il calcare
   e ili quelle di Trebbia e Taro. Č nella serie di roccie componenti quella formazione che trovansi le belle ardesie di Lavagna e quelle di Pre-mentone entro la cinta stessa di Genova: essa somministra eziandio le lastre di macigno che servono a lastricare le vie della cittā e che provengono dalle vicinanze della Spezia.
   Il terreno terziario recente
   cosė esteso verso le pianure lombarde
   mostrasi pure frequentemente lungo le spiaggiŠ del mare ligustico
   ma in lembi di piccola estensione: trovansi infatti delle marne turchine con conchiglie e insieme ad esse delle sabbie gialle a Genova
   Albaro
   Sestri Ponente
   Arenzano
   Albissola
   Savona
   ove somministrano il materiale alle numerose fabbriche e fornaci di stoviglie che vi si incontrano. Ve ne ha un bacino ragguardevole pel gran numero di conchėglie a Ceriate presso Albenga (nel burrone detto il Torsčt)
   ove gli strati superiori sono composti di una pietra molare adoperata a tal fine. E un altro ne esiste presso Finale ove predominano le sabbie gialle superiori
   le quali
   molto indurite e ripiene di una grande quantitā di pettini
   formano la cosė detta inetra di Finale di color giallognolo
   che ben si marita nelle costruzioni grandiose di Genova al bianco marmo di Carrara e con la scura calcarea della Lanterna.
   Il monte di Portofino
   che con lo sue ruvide forme chiude a est la vista che godesi da Genova sulle amene campagne di Nervi e di Recco
   e che consta di strati inclinati di una puddinga polėgenica
   deve essere riportato alla parte media della formazione terziaria
   a cui appartengono le mollasse e puddinghe di Celle e il terreno analogo a ligniti di Cadibona; come anco sul piovente settentrionale