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Parte Prima — Alta Italia
i numerosi banchi di tali roccie che ergonsi tal fiata ad un'altezza considerevole a Croce Fieschi
a Roccaforte
ecc.
Tra Fra mura e Bonazzola trovasi una gran massa di serpentino che scavasi in vicinanza di Levante e di cui si fa un'attiva esportazione cosi per terra come per mare.
La piovincia di Genova è anche ricca d caverne ossifere fra cui quella di Cas-sana presso il borghetto di S. Lucia a Toirano
di Bergeggi e alcune nei monti di Isoverde presso le sorgenti della Polcevera. La caverna ossifera di Capra Zoppa fu illustrata dal prof
Arturo Issel
autore
fra le altre cose
delle Nuove ricerche nelle caverne ossifere della Liguria (atti dei Lincei
1878)
dei Contributi alla geologia ligustica (Roma
1887) e
in unione con . geologi Mazzuoli e Zaccagna
di una bella Carta geologica della Liguria
edita a Genova nel 1887.
Le due riviere — Un celebre viaggiatore tedesco ebbe già a dire di non aver mai trovato nei suoi lunghi viaggi nel vecchio e nel nuovo mondo una striscia di terra lungo il mare più pittoresca e più bella di quella che svolge
si dal Varo alla Magra. Genova si può considerare qual centro di codesta striscia
quale regina sul suo bel trono
o golfo
delle due riviere
di ponente e di levante.
Della metà della prima
che va sotto il nome di Cornice
parleremo più a bell'agio descrivendo la provincia di Porto Maurizio; ma non meno bella
comecché meno nota
meno accessibile e meno frequentata dai viaggiatori
è la riviera di levante compresa tutta nella provincia di Genova. V'ha invero una strada con vedute varianti ogni poco che corre in parte vicino al mare
ma la conformazione frastagliata della costa la stringe di frequente a ritrarsi più dentro terra
finché le è forza superare un numero ragguardevole di colline per arrivare alla Spezia. La delineazione della costa è forse la maggior differenza caratteristica fra le due riviere. In quella di levante le colline piombano assai più scoscese nel mare
sono più incavate da borri ed hanno più profonde insenature
di che la costruzione della ferrata da Genova alla Spezia necessitò ben più ardui e dispendiosi lavori. Gontansi quasi cinquanta tunnels o gallerie fra le due città
ed il treno corre più sovente sotterra che sopra. Fuori di un tunnel si dà una guardata fra le roccie e a qualche arido ulivo
all'altura ove sta annidato qualche villaggio pittoresco
un' altra rapida guardata dal lato opposto sul mare scintillante e poi un fischio della macchina e di bel nuovo al buio. La distanza fra le gallerie è così breve alle volte che la macchina è già all'imboccatura d'una mentre la coda del treno trovasi ancora nello sbocco dell'altra.
Ma la costa
se ben si esplora
è piena di piccoli vaghissimi seni e qua e là
dove i monti recedono alquanto o scende al mare una vallìcella più ampia
incontransi grossi borghi che attestano la floridezza della riviera orientale. Per pochi chilometri da Genova la costa é meno montagnosa di quel che diviene in seguito. Dopo i luoghicciuoli di Quarto e Quinto si arriva a Nervi che attrae
come Pegli
nell'altra riviera
non pochi residenti e bagnanti
ed è una leggiadra e ridente città con giardini deliziosi e ville sontuose. Segue Recco
bella anch'essa e allegra
con a ridosso le colline vagamente profilate che formano il lungo promontorio di Portofino racchiudente la parte occidentale del golfo di Rapallo. Gallerie e paeselli
via via che la ferrata ora s'immerge nelle roccie ed ora costeggia qualche piccola