Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincie di Genova e Porto Maurizio', Gustavo Strafforello

   

Pagina (364/397)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (364/397)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Genova e Porto Maurizio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1892, pagine 311

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   352
   l'aite Prima — Alta Italia
   Queste opere si distinguono anzitutto in esterne
   che concernono l'ingrandimento del porto
   ed interne
   che riguardano la sistemazione del porto antico.
   Fra quelle esterne campeggia il Molo Occidentale
   detto ora Molo De Ferrari Galliera
   che impigliandosi al Molo Nuovo ad un ettometro circa dalla sua testata si dirige a mezzogiorno con un primo braccio della lunghezza di m. G57 e si ripiega quindi verso scirocco-levante con un secondo braccio lungo m. 843. Fa sistema con esso il Molo Orientale
   denominato ora Molo Giano
   spiccato dalla costa di Carignano alla distanza di m. 350 circa dalla punta della Cava che corre nella direzione di ponente-libeccio per una luughezza di m. 595.
   Con questi due moli è circoscritto un avamporto
   che avendo una bocca di circa 650 in. funziona come rada
   mentre la parte pili coperta è divenuta un altro porto.
   L'area così racchiusa è di circa cento ettari interamente coperta tra ponente e mezzogiorno. In questo avamporto e nella parte più ridossata del Molo di Giano
   sorgono i bacini da carenaggio attualmente in corso di costruzione ed una calata che da essi si prolungherà sino alla radice del Molo Vecchio già in parte costrutta che sarà dotata di ponti sporgenti. La scogliera del Molo Vecchio sarà trasformata in una ampia sponda d'approdo.
   Confrontando la disposizione dei moli dell'avamporto e la sua orientazione è facile di riconoscere che esso si trova in condizioni nautiche più favorevoli per facilità di entrata che non fosse il vecchio porto
   e che quanto al regime idraulico riesce appropriato al duplice scopo prefisso.
   11 nuovo porto
   mediante le comunicazioni che potranno essere aperte con piazza Cavour e colla via dei Lanieri
   offrirà un più comodo sfogo al commercio nella parte orientale della città.
   Riguardo alle opere d'interna sistemazione si considerarono nel progettarle particolarmente le coudi-zioui speciali del movimento di navigazione e del commercio del porto di Genova non solo quale era
   ma quale sarebbe stato tra breve
   cosicché ogni disagio e falsa spesa cui possa soggiacere la merce tra l'arrivo ed il suo avviamento a destinazione non dovesse mai imputarsi ad una meno previdente disposizione delle opere.
   Fu quindi previsto di scavare il baciuo del porto
   moltiplicare
   per quanto fosse compatibile colla sua configurazione
   lo sviluppo delle sponde di approdo
   munirle di congegni per lo sbarco ed imbarco delle merci
   delle aree di deposito e di edilìzi di assosta-niento
   erigere una stazione marittima di accentramento e porla in immediata comunicazione colle ferrovie dell'interno e del litorale
   provvedendo pure alle comunicazioni ordinarie della città e coi depositi esistenti e completando il sistema con quanto fosse necessario
   onde i pubblici servizi doganali e marittimi venissero a compiersi in condizioni più favorevoli e meno onerose per la merce.
   A questi obbiettivi si é soddisfatto:
   a) per ciò che concerne le opere portuarie colla disposizione adottata delle sponde di approdo mediante i ponti sporgenti
   i quali oltre al vantaggio di accrescerne lo sviluppo
   hanno pur quello delle facilità che presentano alle manovre di accosto delle navi
   col portare i fondali del porto in tutte le principali zone di stazionamento e lungo le sponde di
   approdo a metri nove sotto il comune marino
   affinchè le navi possano direttamente accostare di fianco alle stesse per le operazioni di sbarco ed imbarco
   colla installazione delle gru mosse dall'acqua in pressione sopra tutta la distesa delle sponde di approdo e coll'erezione di tettoie e capannoni. Queste opere sono in massima parte eseguite e rimangono a completarsi.
   b) per ciò che riguarda le opere ferroviarie
   mediante la sistemazione di una stazione centrale marittima tra il ponte Cristoforo Colombo ed il bastione di S. Tommaso ed i binari che si diramano lunghesso le calate e ponti d'approdo. Questa stazione è messa in comunicazione con quella di San Pier d'Arena per mezzo di due gallerie
   una principale attraverso le cave della Chiappella ed una secondaria che si svolge in curva sotto il colle di S. Benigno
   e colla stazione di piazza Brignole per mezzo di una galleria che si immette in quella congiungente questa stazione cou la stazione di piazza Principe. Una quarta galleria infine detta della. Sanità
   aperta a fianco di quella esistente fra il Passo Nuovo e San Pier d'Arena
   è destinata ad agevolare le operazioni della parte occidentale del porto.
   c) per ciò che concerne le comunicazioni fra il porto e la città migliorando gli antichi accessi e costruendo due nuove rampe situate alle due estremità della stazione marittima denominate una di S. Lazzaro
   l'altra di S. Giovanni
   ora Raffaele Uubattino.
   Due passerelle sorpassanti i binari della ferrovia una pedonale e l'altra accessibile ai carri
   finora allo stato di progetto
   completeranno le comunicazioni fra il porto e la città.
   Oltre a queste opere se ne eseguirono altre di carattere speciale e che possono riguardarsi come complementari e cioè:
   d) il nuovo fabbricato doganale nella spianata di S. Limbania
   l'edifizio per la visita dei passeg-gieri sul ponte Federico Guglielmo; il Cauale Collettore che dallo sbocco del torrente Lagaccio traversando la spianata di S. Limbania e correndo lungo via Carlo Alberto
   va a congiungersi col condotto fugatore già esistente lungo via Vittorio Emanuele e piazza Cavour
   e si protrae quindi lungo le nuove calate dell'avamporto fino a mettere foce nel mai-libero al di là della radice del Molo Giano.
   L'erezione di una nuova Dogana nella località sopra accennata fu determinata dalla convenienza di agevolare le operazioni doganali a cui va soggetta la merce. Trovandosi essa posta fra la stazione marittima da un lato e dai depositi della Darsena dall'altro
   ed in adiacenza delle calate
   rende più speditive le operazioni e permette quindi di semplificare le formalità doganali.
   L'edifizio per la visita dei passeggieri
   che comprende pure i locali per il servizio di Pubblica Sicurezza e della Capitaneria del Porto
   si è reso necessario ilal considerevole movimento di emigrazione.
   A completare i benefizi che dalla costruzione di queste opere si devono attendere
   dovevano anche concorrere quelle che riguardano l'igiene ed a ciò in parte si è provvisto col Canale Collettore sopra indicato. Altri provvedimenti che con quest'opera do-vrauno concorrere e di carattere essenzialmente edilizio faranno conseguire più agevolmente e più largamente l'intento.
   Non è fuori di luogo qui di accennare che anche