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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Genova e Porto Maurizio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1892, pagine 311

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   356
   l'aite Prima — Alta Italia
   Dall'esposta tabella si può rilevare quanto sia cospicuo l'andamento progressivo degli introiti erariali
   ciò elle
   se deve anclie attribuirsi aisorvenuti aumenti dei diritti doganali
   è però nella sua maggior parte
   da ascriversi alla cresciuta attività dei commerci. Non sarà inutile riunire i dati precedenti relativi al primo ed all'ultimo quinquennio del periodo considerato
   come si è fatto per gli altri ed eccone il riassunto:
   quinquennio Quantità media annuale IH MtStCJ INTROITI MEDI ANNUALI
   Doganali Tasse marittime e d'ancoraggio Totale
   1874-78 1
   306
   556 24
   616
   590 747
   684 25
   364
   274
   1886-90 3
   446
   035 76
   060
   696 1
   941
   569 78
   002
   265
   Rapporto fra l~ ultimo ed il pr imo quinquennio.
   2
   63 3
   09 "2
   60 3
   08
   Dal paragone fra l'ultimo ed il primo quinquennio si rileva clie il tonnellaggio delle merci aumentò del 103%. e che l'importo delle tasse marittime si accrebbe del 160 jL
   Entrambi questi aumenti segnalano un considerevole progresso. Anche queste sole considerazioni della immediata utilità fiscale basterebbero a giustificare le spese che lo Stato lui fatto e potrà esser chiamato a fare
   sia per dar compimento al progetto approvato
   sia per procedere gradatamente ai lavori che Tincremento del commercio e della navigazione renderanno necessari. E questo riflesso aumenterebbe ancora la sua portata quando si avesse riguardo allo accrescimento dei prodotti ferroviari relativi al traffico che fa capo al porto di Genova
   sui quali l'erario preleva una cospicua percentuale.
   Da queste considerazioni sulla sorte futura del porto di Genova non si devono trarre conseguenze esclusive.
   La rapidità colla quale progrediscono in ogni parte le industrie ed il commercio e l'attività sempre crescente della navigazione
   non danno ad alcun porto un privilegio esclusivo.
   1 benefizi della civiltà si distribuiscono in ogni porto nella proporzione determinata dalla situazione geografica
   dall'estensione e dalla floridezza delle regioni a cui si appoggiano
   dalla vivacità degli interessi ed intraprendenza degli speculatori
   nonché
   dalla sagacia e dalla sollecitudine del Governo
   per elle il concorso di queste favorevoli circostanze abbia il maggior portato. Troppo sovente si accenna a rivalità commerciali tra nazione e nazione
   tra prò vincia e provincia
   tra porto e porto.
   È piuttosto una nobile emulazione perchè ciascuno raggiunga più prontamente il grado rotativo di prò sperità che virtualmente gli compete
   perchè ciascuno venga a trovarsi nell'orbita d'attività che gli 6 assegnata ed alla quale ha diritto.
   La scala ascendente della navigazione e del com mercio del polio di Genova è sensibilmente la stessa con cui si svolse il movimento generale di navigazione e del commercio del Regno
   e tal che il movimento della navigazione e del commercio del porto di Genova concomitante con quello generale dello Stato può riguardarsi come vantaggio comune ed a comune vantaggio torneranno le spese ulteriori che in ragione di questo sviluppo dovranno impegnarsi in nuove opere pel suo miglioramento.
   Mentre negli altri principali porti del Mediterraneo una mano solerte non esita di secondare le esigenze della navigazione e del commercio
   dotandoli senza posa di nuove opere
   non può per Genova rimanere inerte l'azione governativa sotto il prepotente impulso della civiltà
   e dal giorno in cui si arrestasse avrebbe principio un'era di decadenza commerciale del porto di Genova non solo
   ma dell'intera nazione
   La provincia di Genova Ita inoltre molli altri porti minori di capacità variante
   primo fra i quali quello di Savona con una profondità di circa 8 moiri e in comunicazione con due linee ferroviarie: quella di Genova-Venlimiglia e quella del Piemonte più importante. 11 traffico più rilevante è quello del carbon fossile dall' Inghilterra e del vino dalla Sardegna e Sicilia quando scarseggiano i raccolti in Piemonte.
   Una Società italo-americana (già Walter e (1) costruì nel porto di Savona 3 grandi serbatoi pel petrolio delle capacità di 2500 tonnellate ciascuno e 3 più piccoli dalle 25 alle 700 tonnellate.
   Nell'anno 1890 il movimento complessivo della navigazione intemazionale e di cabotaggio
   sìa a vela che a vapore
   per operazioni di commercio nel porto di Genova e nei vari porli e spiaggie della provincia
   fu il seguente :
   UAST1MF.NT1 ARRIVATI BASTIMENTI PARTITI
   Numero Tonnellate di stazza Tunnellate di merci sbarcale Numero Tunnellale di stazza Tonnellate di merci imbarcate
   13
   4-11 4
   182
   971 3
   932
   962 13
   083 4
   113
   204- 1
   350
   308