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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Genova e Porto Maurizio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1892, pagine 311

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'aite Prima — Alta Italia
   forza complessiva di 775 cavalli. È anche cresciuto notevolmente il numero degli operai da 874 a 1500
   i quali diminuirono però ultimamente per la gran crisi economico-industriale.
   La stessa ditta Ansaldo ha abolito il cantiere che aveva in San Pier d'Arena ed ha acquistato invece quello dei Fratelli Gadenaccio in Sestri Ponente ampliandolo si che l'intiero recinto racchiude ora un'area di circa 50
   000 metri quadrati.
   Le officine meccaniche di proprietà privata
   con o senza fonderia
   ragguagliavansi
   nella provincia di Genova
   a 48 con 87 caldaie della potenza di 2361 cavalli dinamici
   84 motori di 2143 cavalli e 7914 lavoranti.
   Officine metallurgiche e meccaniche governative e ferroviarie. — Nel grande
   arsenale marittimo della Spezia (di cui abbiam dato la veduta con la descrizione nel circondario di Spezia) esistono due direzioni: quella delle costruzioni navali e quella di artiglieria e torpedini.
   Le varie officine della Direzione delle costruzioni navali dispongono in complesso di 70 caldaie a vapore della forza complessiva di 1200 cavalli con 10 motori fissi di 770 cavalli e 10 locomobili della forza complessiva di 120 cavalli per dar moto ai magli
   alle gru e a tutte le altre macchine-strumenti ed occupano 4729 lavoranti.
   La Direzione di artiglieria e torpedini ha sotto la sua dipendenza parecchie officine nell'arsenale di Spezia a S. Vito e a S. Bartolomeo
   oltre a varii magazzini di munizioni da guerra e un balipedio.
   Nelle officine dell'arsenale è concentrato più specialmente il servizio relativo alle artiglierie comprendente la fabbricazione di cannoni di medio e piccolo calibro
   dei proiettili in ghisa
   ecc. ecc. Queste officine dispongono in complesso di 7 caldaie a vapore di 230 cavalli con 3 motori fissi e 2 locomobili e 1172 lavoranti.
   L'officina di S. Bartolomeo alla Spezia attende a fabbricar armi subacquee ed apparecchi elettrici
   e comprende un siluripedio per l'esperimento di lanciare i siluri
   un laboratorio chimico e un gabinetto per gli studi elettro-tecnici. Vi lavorano 580 operai
   con G caldaie a vapore della forza complessiva di 160 cavalli dinamici
   che animano 3 motori fissi ed una locomobile della medesima forza.
   Ultimamente furono costruiti nell'arsenale grandi cisternoni in acciaio per contenere un liquido estratto dal petrolio ed adoperato per combustibile sulle navi da guerra.
   Dal Ministero della guerra dipendono la B. Fonderia di Genova e le Direzioni territoriali d'artiglieria di Genova e della Spezia. La fonderia di Genova occupa un'area di 37
   800 metri quadrati
   dei quali 16
   600 coperti da tettoie
   ed è fornita di un serbatoio d'acqua detto Lagaccio
   di circa 10
   000 metri quadrali di superficie e della capacità di 51
   000 metri cubi e di 3 cisterne d'acqua potabile della complessiva capacità di 2100 metri cubi. La fonderia ha 7 forni
   molte macchine
   fra cui 6 a vapore fisse e 1 locomobile della forza complessiva di 143 cavalli
   varie officine e un totale di 639 lavoranti.
   Anche la Società delle strade ferrate del Mediterraneo possiede nella provincia 9 officine di cui la più importante è quella di Rivarolo
   destinata alla riparazione dei carri e delle carrozze
   che occupa una superficie di 40
   000 metri quadrati.
   Riassumendo ora i dati riguardanti le suddette officine governative e ferroviarie e quelli relativi alle officine private
   risulta che nella provincia di Genova le officine metallurgiche e meccaniche occupano fra tutte 21
   175 lavoranti
   ed hanno una forza motrice rappresentata da 211 motori della potenza complessiva di 13
   427 cavalli dinamici.
   Cantieri navali. — Nel 1890 vi fu un aumento notabile nelle costruzioni navali compiute nei cantieri della provincia. In fatti costruironsi in quell'anno 50 bastimenti
   21 dei quali con scafo in acciaio
   1 con scafo in ferro e i rimanenti in legno
   della portata complessiva netta di 18
   514 tonnellate e del valore approssimativo di circa 6 milioni di lire.
   Illuminazione a gas. — Oltre la città capoluogo
   molli Comuni della provincia di Genova sono illuminati a gas. Genova conta 3303 becchi di gas per l'illuminazione pubblica (compresi 310 becchi nel porto a carico del Genio civile marittimo) al prezzo di 17 centesimi per metro cubo
   e 51
   126 per l'illuminazione privata al prezzo di 30 centesimi per metro cubo.
   Illuminazione elettrica. — E in esercizio al presente nelle città di Genova
   San Pier d'Arena
   Sestri Ponente
   Spezia
   Finale Marina
   Voltri e Campo Ligure.
   Fu firmato di recente un contratto fra il Municipio e il rappresentante della Società Edison di Milano per l'illuminazione elettrica del teatro Carlo Felice con la spesa di 160
   000 lire