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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Venezia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografico-Editrice Torino, 1902, pagine 383

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   CJC3
   l'arte Prima — Alta Italia
   Queste tradizioni datano dal periodo romano e furono inesse in circolazione da scrittori, poeti o storiei, non monta, del periodò stesso, senza fondamento plausibile, e dai popoli ignari, non guardanti pel sottile, accettate come articolo di fede, anzi con compiacimento! perocché, evidentemente, vi fu un periodo nel quale ogni regione o città illustre d'Italia si sarebbe tenuta a vile se 11011 le fosse stato possibile di credere d'avere, al paro dell'alma città, per progenitore delle sue genti, a fondatore delle sue mura qualcuno degli eroi più clamorosi e fantastici dell' Iliade o dell'Odissea, qualche dio o semidio, troiano o greco non importa, purché di là venisse.
   Ma tutte queste tradizioni, che tino a tempi assai prossimi ai nostri, ebbero valore, quasi, di moneta corrente, sono oggidì completamente sfatate dalle risultanze degli studi positivi geologici, paleontologici, etnografici ed archeologici, le quali risultanze, ben diversamente dalle fantasticazioni mitologiche e grecaniche, ci mostrano e ci narrano il processo naturale storico di formazione, di sviluppo, di popolamento e di incivilimento delle singole regioni italiane, quella veneta non esclusa, s'intende.
   Tutto induce a supporre ed a credere che la regione veneta, specie nella gran valle formatasi pel sedimento dei molti e rovinosi suoi fiumi, tra le Alpi ed il mare Adriatico, sia fra le prime delle regioni d'Italia nelle quali l'uomo fece atto di presenza. Le antichissime migrazioni dell'Asia centrale e peninsulare verso occidente portarono qui un fiotto copioso di gente umana, venuta dalle valli dell'Eufrate e del Gange, e per l'Asia Minore e per il Caucaso, o pel Bosforo, nella penisola balcanica e di là per l'Il li ria, il Carso, le Alpi Giulie, calata nella ondulata regione che sta tra l'Adriatico, il Po e il bacino lacuale del Garda.
   Come e perchè queste genti primitive, quivi stanziatosi, si dissero Veneti non staremo a discutere, non avendo partito preso nè per quelli che li vogliono derivati dagli Eneti, popolo di origine asiatica, nè per gli altri che li vorrebbero venuti dai Windi. gente di razza celtica. Certo è che la gente occupante tutto il pendìo australe delle Alpi Pietiche ed il territorio che sotto queste si allarga dalle marine adriatiche al Mincio ed all'Isonzo, ha origini umbro-latine e, come Scipione Ma (Tei, Jacopo Filiasi ed altri, colle loro erudite ricerche filologiche provarono, inveterata comunanza di idioma, indice principale della comunanza della lingua.
   Dei Veneti nel periodo ante-romano o, per meglio dire, prima della conquista romana poco si sa: solo appare e per monumenti rimasti in luogo e per la tradizione raccolta poi dagli storici in epoche posteriori, la grande attitudine di questa gente alla navigazione ed ai lavori di agricoltura ed idraulici (Tocche si comprende benissimo nei paesi, ove colano dalle Alpi vicine tanti e sì copiosi fiumi ed ove le alluvioni, favorite dal basso fondo marino, determinarono l'ampio estuario paludoso). Dovendo salvare i campi produttivi dalle rapine dei fiumi e crearne dei nuovi là dove le alluvioni avevano creato vasto e stabile sedimento, quelle popolazioni primitive dovettero con arginature e canalizzazioni regolare i corsi delle acque, mentre la marina aperta davanti al loro territorio ed i facili approdi consentiti dalle lagune estesissime, li instradava, colla pesca e gli scambi dei prodotti! alla fortuna del mare, ai traffici transmarini. Così, quattro secoli avanti Cristo, prima ancora che le aquile romane stendessero il loro volo rapace nel settentrione d'Italia, questa regione dei Veneti era fertilissima e già funzionavano come empori; del commercio coi popoli litoranei dei-runa o dell'altra sponda, Hatria (Adria, donde il nome dell'intero golfo adriatico) e Spina, di cui rimane il ricordo nell'odierno Spinazzino.
   Al contrario di quanto avvenne per la Gallia Cisalpina, la Liguria ed altre regioni dell'Italia superiore e inedia, la conquista romana nella Venezia non occasionò guerre nè spargimento di sangue. I Veneti furono dapprima per molto tempo alleati dei Romani e da questa condizione, allorché la egemonia romana fu saldamente stabilita in tutta l'Italia superiore, si trovarono insensibilmente incorporati nell'organismo