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l'arie Prima — Alla Italia
considerevolissima, è un lavoratore ancor più attivo del suo vicino alla frontiera. Alla uscita dalle strette gole rinchiudenti il suo corso superiore, ha depositato nella pianura un enorme campo di detriti, dai quali si avanza ora a destra ora a sinistra, devastando tutto nelle sue piene repenti ed impetuose, non lasciando che un deserto di sassi ov'crano praterie verdeggianti e culture d'ogni specie. Nell'estate la sua massa liquida è ridotta a sottili fili d'acqua fra il ciottolame ; ma dopo le grandi pioggie autunnali, si muta in un fiume potente, largo sovente pili d'uno o due chilometri, e tanto più formidabile inquantochè è come sospeso al disopra delle campagne rive-ranee; così il suolo della piccola città di Codroipo è a 9 metri m controscarpa dal suo letto.
All'ovest del 'ragliamento il Meduna e il Celli-ita, affluenti superiori della Livenza, non sono meno devastatori. Al loro delta di congiunzione, al disopra di Pordenone, vi è un campo di detriti e ciottolame alluvionale d'una trentina di chilometri quadrati. Più in basso sulle lagune dei rialzi serpeggianti di sabbia, palesano un altro lavoro dei torrenti; sono le sponde formate ai lati del loro antico letto. È ad osservarsi che tutti questi corsi d'acqua, arrivando al mare, rigettano le loro alluvioni sul litorale dell'ovest; le loro acque, cariche di melma e di sabbia, trascinate dalla corrente costiera, deviano regolarmente verso la destra ed è da questa parte che esse accrescono di continuo la spiaggia del continente. È in virtù di siffatta direzione della con ente che il golfo di Monfalcone ha potuto conservarsi, ad onta delle enormi quantità d'alluvione portate dall'Isonzo.
Il Piave, il corso d'acqua più considerevole all'oriente dell'Adige, è pure in questo senso un rude lavoratore, devastante le campagne, colmante le paludi, formante sul mare novelle spiaggie. Là, come alle bocche dell'Isonzo, del 'ragliamento, della Livenza, la costa avanza rapidamente. L'antica Eraclea dei Veneti, diventata poi Cittanova, è rimasta lontana, dentro terra, come più all'est le città di Portogruaro e di Aquileja. In media le coste hanno progredito di una diecina di chilometri in meno di duemila anni.
Si credette, un tempo, che la storia del Piave offrisse essa pure l'esempio d'una rivoluzione simile a quella dell'Isonzo: si immaginava che il liume avesse completamente cambiato più d'una metà del suo corso, tanto nella regione delle montagne che in quella della pianura. A valle di una stretta gola delle Alpi dolomitiche, nel luogo detto Capo di Ponte, il Piave discende a sud-ovest verso Belluno e va ad unirsi al Cordevole, del quale segue la valle tino al mare; ma la vallata del Rai, che s'apre direttamente al sud di Capo di Ponte, e che sembra continuare sull'altro versante del passo di Fadalto la vallata del Meschio, sembrava fosse il prolungamento della gola superiore del Piave.
'l'ale era l'opinione generale ed il Senato di Venezia agitò perfino la quistione di ricondurre le acque del Piave nel loro letto primitivo, affine di diminuire l'altezza delle inondazioni, accresciute dai contributi del Cordevole. Si ripeteva che in causa dì un terremoto i contrafforti del monte Faverghera, dominante la divisione attuale fra il Rai ed il Meschio, erano crollati in due località per modo da formare l'enorme sbarramento che ora si erige a traverso della valle. A piedi di quegli ammassi (li detriti, che portano dei villaggi e delle ridenti campagne, alcuni laghetti erano indicati come segni del corso del fiume deviato. Ma gli studi e le osservazioni del signor di Mortillet hanno definitivamente eliminata l'ipotesi di un cambiamento di corso del Piave a valle di Capo di Ponte. La diga di separazione non è, come si diceva nel passato, il prodotto d'un enorme franamento della montagna: è una grandiosa morena glaciale, riposante sulle roccie che fanno parte dell'ossatura stessa della contrada.
Nondimeno è certo che grandiosi scoscendimenti ebbero luogo nel bacino del fiume. Così il Cordevole, il più ricco affluente del Piave, fu ostruito per parecchio tempo in un'epoca abbastanza recente, cioè nel 1771. I)i fronte alla enorme parete del