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l'arte Prima — Alta Italia
dei detriti alluvionali si armarono di speroni trasversali le colossali dighe o murazzi die consolidano la striscia sabbiosa della costa e, da qualche tempo, due gettate, delle quali una di 2:200 inetri di lunghezza, si avanzano come due grandi braccia al
di fuori della bocca e trattengono le alluvioni che il mare trascina.
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Stabilita cosi nei suoi caratteri specialissimi e, lo si può dire, nella sua tisiologia, la idrografia veneta, più spiccia ne viene la enumerazione e descrizione dei corsi d'acqua chela regione solcano. Procedendo da ovest ad est si trovano appartenere alla regione veneta i seguenti fiumi :
1. Il Mincio, che uscendo, come emissario dal lago di Garda a Peschiera, serve, per 1111 tratto — da Peschiera, cioè fin sotto Valeggio, di confine tra la Lombardia ed il Veneto — e che dopo aver fatto lago intorno a Mantova, volgendo a sud-est, si getta nel Po sotto Governolo.
2. L'Adige, importantissimo e caratteristico fra i fiumi del Veneto. Ha le sue origini ai laghetti del colle di Reschen, raccoglienti le acque che scendono dal ghiacciaio del Pizzo Bianco nelle Alpi Retiche, a 1475 ni. sul Ih elio ilei mare: percorre tutta la vai Venosta da ovest ad est col nome tedesco di Etsch, ricevendo gran numero di colatori laterali ; all'altezza di Bolzano piega verso sud, formando la maggior valle del Trentino, ove riceve le copiosissime acque (lei Noce, (lell'Avisio, del Pergine e di altri fiumi scendenti dalle valli laterali; tocca Trento e poi, addentratosi nella lunga e stretta valle Lagarina, tocca Rovereto ed al disotto di Ala entra, passando per la gola stretta e profonda formata dai contrafforti del monte Baldo e dei monti Lessini, nel Regno d'Italia, provincia di Verona; attraversa questa città, sotto la quale, entrando in aperta pianura, piega a sud-est; riceve ad Albaredo VAI pone, scendente dai Lessini ed altri corsi minori; corre fino a Legnago, incassato fra alti e robusti argini, non sempre resistenti alle impetuose sue piene; a Badia Polesine fa ampio angolo verso oriente e dà vita al grande canale Adigetto che gli corre parallelo ed al canal Bianco; passa a nord di Rovigo e va a finire nell'Adriatico a Porto-Fossone, al sud (li Chioggia, non lungi dalla foce del Brenta, le cui acque sono artificialmente separate da quelle dell'Adige, del quale sarebbero tributarie. Il canale di Loreo inette l'Adige in comunicazione col Po: i canali di Busola e di Valle col Brenta. Il corso dell'Adige è valutato in 410 chilometri ed il bacino idrografico che lo alimenta ad una superficie di 13.896 chilometri quadrati; il maggior bacino fiu\iale italiano, dopo quello del Po.
3. 11 Garzone nasce nei monti di Recoaro; riceve le acque della vai d'Agno e dei torrentelli scendenti (lai monti Berici presso Vicenza ; tocca Lonigo ed Este e, dopo aver ricevuto il Fratta proveniente dai colli di Montebello, si getta nel Brenta al forte di Brondolo, dopo un corso di 125 chilometri, raccogliendo le acque (li un bacino fluviale calcolato in superficie a 910 chilometri quadrati.
4. l\ Bacchiglione. Si forma a qualche chilometro sopra Tliiene in provincia (li Vicenza, ricevendo le acque di varie piccole vallate ; ma non preude importanza vera di fiume se non presso Vicenza, dopo aver ricevute le acque del Timonchio (ingrossato dal Leogra, dall'Asticlietto e da altri minori corsi), dell'Astico, (lei Rosina, scendenti dai monti clic stanno tra il Pian delle Fugazze ed il Pasubio. Sotto Vicenza, alla confluenza del Tesina, il Bacchiglione piega ad est e col canale della P.rentella è collegato al Brenta. Continua nella stessa direzione fino a Padova, dove, oltrepassata la città, si divide in due rami: il Canale Piovego, che va a gettarsi in Brenta presso Stra ed il Canale Roncaiette. A Pontelongo questi canali si riuniscono in un solo coi canali derivati dal Brenta, che va a scaricarsi al porto di Brondolo sotto Chioggia. Il eorso del Bacchiglione è valutato in 113 chilometri ed il suo bacino idrografico a 1G00 chilometri quadrati di superfìcie.