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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Venezia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografico-Editrice Torino, 1902, pagine 383

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Veneto
   li
   5. 11 Brenta. Nasce dai laglii di Caldonazzo e di Levico nell'alta valle Sugami, presso il passo di l'ergine, e percorre questa valle del Trentino, bella fra le belle, in direzione di est, fino quasi a l'nmolano, sotto il qual paese prende decisa direzione di sud, per avviarsi verso lassano. Questo passaggio si fa per la stretta gola detta Canale di Brenta, formata dai monti dei Sette Comuni e dal monte Grappa ; prima di addentrarsi in questa stretta il Brenta riceve sulla sinistra il copiosissimo tributo delle acque del Cismone scendenti dalle alte e sempre uevose montagne di Feltre e di Fonzaso. Da Bassano il Brenta entra nella vasta pianura sottostante, ove, non contenuto, si diffonde per un letto vasto e disordinato, che descrive un arco colla curva rivolta ad ovest fino presso Cittadella. Da questa località scende in direzione di sud-est sino a Vigodarzere, dove, piegando ad oriente, chiuso da forti arginature, si dirige per Stra fino a Dolo.
   Come fu detto piti sopra, il Brenta, per la straordinaria quantità di materiale alluvionale trascinato dalle forti e rapide correnti, costituì sempre e costituisce ancora ia maggiore minaccia di interrimenti per la laguna ed i canali di Venezia. I lavori fatti fare dalla Serenissima in varie epoche, per rettificare e deviare il corso del Brenta dalla laguna, furono colossali ed importarono somme enormi, alle quali la Repubblica si sottoponeva volonterosa, facendo della conservazione delle lagune qui-stione capitale nella propria esistenza. Il più antico dei lavori fatti a questo scopo è il canale che si stacca a Dolo, detto Fiume Brenta; venne poi il taglio nuovissimo della Brenta, staccantesi da Mira; poi si trasformò il tratto dell'alveo naturale del fiume tra Stia e Dolo, in pari tempo fu deviato il corso del fiume in nuovo alveo, che a Corte si immette nel canale-fiume Brenta. Questi canali girano, dirigendosi a sud, intorno alla laguna di Venezia, per riunirsi a Pontelongo in un sol canale che si getta presso Conche nella laguna di Chioggia : più di recente però il canale venne prolungato sino a Brondolo, con foce diretta al mare. Il Brenta ha un corso della lunghezza di 166 chilometri e raccoglie le acque di un bacino della superficie di 2304 chilometri quadrati.
   6. Il Bile. Si forma raccogliendo le acque di parecchi rivi scendenti dalle colline di Àsolo e di Montebelluua, ad Albaredo, ad ovest di Treviso. Dopo questa città, che tocca a sud, arricchito da altre acque, diventa navigabile e, con un corso tortuoso, in direzione di sud-est, e un tratto artificiale del Taglio del Sile, va, girando a nord-est la laguna veneta, a scaricarsi in mare al Porto di Piave vecchia sotto Cavazucchenna.
   7. Il Piave. È questo, dopo l'Adige, il fiume più importante della regione ed ha su quello la prerogativa di svolgere tutto il sno corso in territorio nazionale. Il Piave scende dai nevai perpetui del monte Peralba a 2310 metri sul livello del mare alla estremità della grande, maravigliosa valle cadorìna, che percorre tutta in direzione quasi sempre mantenuta di sud-sud-ovest, ingrossato subito dai numerosi torrenti e dalle cascate che scendono dalle vallate laterali. Fra questi tributari dell'alto Piave vanno per la loro importanza segnalati: il Padda, scendente dal monte Quaterna nelle Alpi Gamiche; Aurici, che riceve le acque della valle d'Auronzo; il Boi te, che scende dal monte Seekappel, sulla strada che da Pieve di Cadore conduce nella Val P uste ri a: il Mae, fiume che riceve le acque copiosissime della valle di Zoldo, scendenti dagli alti picchi del monte Pelino e della Civetta e circostanti blocchi dolomitici, ed altri minori. Tocca Pieve di Cadore, ove la valle si allarga maestosamente; Pongacene, ove la valle di nuovo s'incassa facendosi aspra e selvaggia; a Ponte nell'Alpi riceve il Rai; indi si accosta a Belluno — capoluogo della provincia — da dove prende più decisa la direzione di sud-ovest. Tra Belluno e Feltre riceve il Cordevole, importante fiume della valle d'Agordo, che scende dal lato occidentale della Marmo-lada e arricchito delle acque di numerosi altri torrenti e colatori, tra cui l'emissario del laghetto alpino di Alleghe. Dopo la stretta di Quero,il Piave descrive un grand'arco