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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Venezia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografico-Editrice Torino, 1902, pagine 383

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Provincia di Venezia
   2-5
   provincia eli Padova e quivi, incanalato fra forti argini, per Stra, entra a Dolo in provincia di Venezia. Anticamente il Brenta scaricavasi in laguna presso Fusina ; ma i danni che recava a questa coll'enorine quantità di materiale trascinato dalle sue acque rapide e copiose consigliarono di buon tempo provvedimenti urgenti o grandiosi, dei quali, parlando della idrografia generale della regione veneta, abbiamo già fatto cenno. Le più antiche opere di disalveazione del Brenta furono causa di inimicizie e di guerre fra Padova e Venezia; ma quando la prima venne 111 soggezione dell'altra dovette subire il compimento degli avversati lavori. Nel secolo XVI venne aperto il nuovo alveo detto Brentcne, che deviava le acque verso Malamocco e Conche; in seguito altri canali ed opere grandiose furono fatte per mantenere il Brenta fuori del suo corso naturale e difendere in pari tempo le lagune e le campagne circostanti; riuscendo però sempre incompletamente allo scopo. Nel 1840, sopra parere del celebre fisico e matematico Fossombroni, venne di nuovo mutata la foce del Brenta, le cui acque furono condotte a scaricarsi nella laguna di Chioggia mediante un nuovo taglio praticato ad oltre un chilometro sopra Conche; ma anche questi lavori, riconosciuti coll'andar del tempo insufficienti alla difesa della laguna e minacciosi per le campagne di terraferma, si ripresero ai tempi nostri nuovi lavori, da poco compiti, per i quali il Brenta è condotto da Conche a Brondolo ed ivi congiunto al Bacchigliene ed al Gorzone mediante un taglio detto di Soldo, attraverso alle dune del litorale, va a scaricarsi direttamente nel mare Adriatico.
   g) Il Bacchiglione (il Mcdoaco minore degli antichi), formato da varii piccoli corsi d'acqua al disopra di Vicenza; ingrossato dai tributi del Timonchio, delPAstico, del Tesina, del Retrone, dell'Astichetto, del Loverda, entra in provincia di Padova; oltre questa città viene canalizzato in due rami, il Piovego ed il Roncaiette, l'uiio immettente nel Brenta a Stra, l'altro scendente per Bovolenta a I'ontelongo, ove con altri canali riunito giunge fino a Brondolo e quivi, immesso nel nuovo alveo del Brenta, si scarica per quello nell'Adriatico. Anche la canalizzazione del Bacchiglione, per allontanarne lo sbocco dalla laguna e per proteggere dalle piene e straripamenti le fronteggianti campagne in terraferma, costò somme enormi alla Repubblica di Venezia ed ai governi che a questa succedettero;
   li) Il Gorzone: ha origine sopra Recoaro col nome di Agno, formato da acque scendenti dai monti tra Verona e Vicenza; tocca questa provincia, dalla quale si dirige su quella di Padova; a Rottanuova entrain provincia di Venezia, sboccando poi nell'ultimo tronco del Brenta-Baccliiglione presso al forte di Brondolo. L'attuale alveo del Gorzone, detto anche, dal suo maggior tributario, Frutta-Gorzone, fu creato artificialmente nel 1570 da signori padovani per migliorare le condizioni dei loro latifondi. Ma questo lavoro, per il regime tumultuario, torrentizio del fiume, non servì che assai incompletamente allo scopo.
   k) L * Adige : il maggiore dei fiumi veneti, nasce al colle di Iteschen nell' alta valle Venosta. Attraversa tutto il Trentino; entra nella provincia di Verona, passa in quelle di Padova e di Rovigo; entra, per breve tratto, nella provincia di Venezia alla sua estremità meridionale e va a scaricarsi nell'Adriatico a Porto Fossone, non lungi dalla foce del Brenta. Anticamente, prima del 500, passava nella laguna e sboccava al porto di Brondolo.
   Corsi d'acqua di minore importanza che si trovano nella provincia di Venezia e dei quali peraltro non inette conto di fare una particolareggiata descrizione sono il Musone vecchio, il Tergola, il Lusore, il Marcenigo, il Dese e lo Zero.
   Clima.
   Data questa condizione di cose, il clima della provincia di Venezia non è generalmente dei più salubri. La troppa abbondanza di acque, la deficiente inclinazione