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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Venezia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografico-Editrice Torino, 1902, pagine 383

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arie l'rium — Alla Italia
   Maglierìe. — Nel passato era attiva a Venezia la fabbricazione a maglie di berretti ad uso levantino (fez) con lane padovane, sodate nelle gualchiere di Treviso, tessute in Venezia e quivi tinte ili vermiglione. Ora tale industria ha completamente esulato da Venezia. Le fabbriche di Boemia, d'Austria e di Monza hanno innondato l'Oriente di fez in ninnerò sì grande e a prezzi sì minimi che alla piccola industria veneziana, basata sulla lavorazione a mano — quindi tarda e costosa — non rimase più posto.
   Oggidì si fabbricano in Venezia e provincia maglierie d'altra specie e di uso più connine, come calze, corpetti, mutande, camiciuole, tanto in lana che In cotone e seta. I filati ed i tessuti adoperati come materie prime si ritirano da Milano, Genova e Torino. 1 prodotti si smerciano in tutta Italia.
   Reti da Pesca. — Questa industria ha una notevole importanza nel Comune di Chioggia, tenendovi occupate circa 4000 persone, fra uomini e donne, le quali però attendono a questa industria alternativamente coi lavori domestici.
   Diverse. — Altre industrie tessili o affini di minor conto, che hanno ancora qualche attività nella provincia di Venezia, sono: la fabbricazione dei cordami, fatta tuttora coi sistemi più primitivi; la tessitura casalinga della canapa e del Uno, esercita in 33 Comuni della provincia, con un complesso, secondo le più recenti cifre ufficiali, di G93 telai. Questa piccola industria è esclusivamente esercitata dalle contadine nelle giornate piovose e nelle lunghe sere d'inverno.
   § 12. — Industrie diverse.
   Se si eccettua la fabbricazione o manifattura dei tabacchi, l'industria tipografica e quella dei mobili artistici, le industrie che si comprendono generalmente dalle statistiche ufficiali in questa categoria, non hanno, per la provincia di Venezia, grande importanza. Ne riassumiamo quindi i dati per le principali :
   Cappelli in Feltro. — In questa provincia non esistono fabbriche di cappelli propriamente dette. I prodotti del Piemonte, della Lombardia e della Toscana hanno invaso il mercato ed uccisa l'antica industria locale. Il lavoro dei cappellai si limita oggidì alla rifinitura, guarnitura e rifornitura dei cappelli venuti dai centri di produzione.
   Concerie di Pelli. — è industria poco attiva nella provincia di Venezia, ove non si contano che 3 concerie con CO operai e 2 motori a vapore della forza di 30 cavalli. Le pelli, oltreché dall'interno, si ritirano dall'Egitto, India, America, Grecia ed Armenia. Materie concianti la vallonea ed altri generi di provenienza estera e nazionale. Il valore della produzione in suole e tomaie, smerciata per la maggior parte in Italia, si accosta al milione per anno.
   Industrie Tipografiche e Litografiche. — La storia della tipografia veneziana è gloriosa ed anche oggi questa industria ed arte insieme è nobilmente rappresentata nella città di Venezia. Dei 27 opifici tipografici, litografici e calcografici esistenti in provincia, 20 hanno sede nella città capoluogo. Parecchi sono provveduti di buone macchine tipografiche d'ogni genere e perfino rotative per la stampa di giornali. Complessivamente l'industria tipografica veneziana impiega oltre 300 operai ed ha il sussidio di una forza motrice a vapore od a gas di 30 cavalli dinamici. Speciale importanza ha fra gli stabilimenti tipografici veneziani quello esistente da più di un secolo presso l'Accademia Armena dei Padri Mechitaristi, nel quale si stampano in caratteri armeni e greci opere scientifiche e letterarie e, soprattutto, teologiche. Vanno inoltre ricordati in questo ramo d'industria, uno stabilimento eliotipico con motori a gas di 5 cavalli e 8 operai, e uno stabilimento per riproduzioni fotomeccaniche e per lavori d'idro-plastica con 30 operai e un motore a gas di 8 cavalli
   Industria dei Moiuli Artistici. — L'arte dei mobili artistici e dell'intaglio e scoltura in legno, non esisteva a Venezia prima del 1800. A poco a poco, per opera