Venezia
G3
Fig. I» — Venezia (Basilica di S. Marco) : Porla in bronzo della Sapresti;» (da fotografia A li .nari).
La mensa dell'altare venne rinnovala nel 183':. \i lavorò, con porfido, verde antico, marmo pario e bronzo, lo scultore Itartoluinen l'errori, rbe si attenne allo stile aureo del .00. l'.ntro questa mensa fu riposto, il 2(> agosto I.ìSIj il corpo di San .Man o, scoperto il (5 magpio 1811 sotto d medesimo altare. Ornamento massimo dell'altare, ciré si scopre nelle sole grandi festività, è la pala d'oro, pnzioso lavoro della oreficeria bisantina. I-'itingamelrilì/iSedallani, 1 ,AQ. Fu ordinata agli orafi bisantinl, secondo taluni, dal doge Pietro Orseolo, ma più posilivaim nle dal doge
Ordelafo Falier uef 1I0.>; il doge Pietro Etani, nel ,SnR, la fece ingrandire; nel Ì34S fu fatta l'istaurare dal doge \iulrea Damlolo; ed infine fu l'istaurata dMli oivlìri veneziani Lorenzo e Pietro l'avrò dopo il rinnovamento dell'alture, dal ÌSHO al 1811. Oneste vicende sono consegnate in una iscrizione latina incisa nella pala stessa.
La parte più antica, o bisantina, della pala, è la centrale od è comporta ili sette lamine d'argento dorato e smaltato rappresentanti la Vesta delle l'aline, il Limbo, la tlvoeejìsaìone, Mwnwitwe» la I'enleeosle,