Fi?.'11. — Venezia (Chiesa dei Ss. Giovanni
(da fotogr;
ambone, addossato al gran pilastro all'uscire dal presbiterio, formato di due ordini, l'uno sopra all'altro; l'inferiore ottagonale, su lastre di marmi orientali; il superiore, a colonnette, di altri marmi orientali pregevoli, sormontati da una cupoletta bisantina di metallo dorato. Nel primo si cantava l'Epistola; nelle grandi solennità, presenti il doge e l'alta magistratura della Repubblica; nell'altro si leggeva il Vangelo. Altri lavori d'arte del 500, assai pregevoli, sono i due prandi candelabri di bronzo davanti all'altare della Vergine, opera di Camillo Alberti (1520).
e Paolo) : Monumento al doge Pietro Moeenigo dia A lunari).
La navata destra aprentesi iti questo braccio presenta gli stessi motivi architettonici e decorativi generali del tempio: marmi e scolture al basso, musaici nella parte alta delle pareti, nella ṿlta, nella cupoletta di testa e sulla cupola maggiore. Alcuni di questi musaici sono antichi, ma nel maggior numero sono del miglior momento di quest'arte e portano i nomi dei cinquecentisti Bianchini, Rozza, Alvise ed altri ed i cartoni dei soggetti furono dati da Jacopo e Domenico Tintore ito, da Girolamo l'ilotti, da Jacopo Palma il Giovane, dal Padovanino e da altri eccellenti artisti.
9 — I,» l'airln, sol. I, parte 2».