Venezia
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Fig. 14. — Venezia (Chiesa dei Ss. Giovanni e Paolo): Monumento al doge Marco Cornare
(da fotografia Alinari).
Di ottima struttura sono pure la fiancata verso la piazza ov'é il monumento Colleoni, e l'abside, completamente isolato nel 1869, dopo il generale ristauro della chiesa cominciato nel 185S.
Fra i piloni della facciata sono incastrati i monumenti sepolcrali dei dogi Jacopo e Lorenzo Tiepolo, Marino Morosini, Marco Michiel, Daniele e Pietro Buono. Nella fiancata, ove già stendevasi il sacrato o campo di sepoltura, veggonsi i monumenti sepolcrali di Francesco Zeno, Giambattista Barisano, Marino Contarini. Vicino a questa chiesa, al principio del secolo nostro, fu scoperto il sarcofago contenente le ossa del doge Marino Fallerò, decapitato nel 1355: riconosciute fra gli altri indizi dal fatto che il teschio era stato collocato fra le gambe dello scheletro. Questo sarcofago ora si vede al Museo.
L'interno di questa grandiosa chiesa è a forma di croce latina con tre navate ; il più di croce è lungo m. 96,25, il braccio trasversale m. 43,10, la larghezza sull 'asse principale di m. 2S,20, l'altezza m. 35.
Entrando in San Giovanni e Paolo la cosa che tosto colpisce l'osservatore, oltre l'aspetto maestoso del tempio e dei dipinti che lo ornano, è il gran numero di monumenti sepolcrali che si veggono, si può dire, da tutte le parti e che fanno correre il pensiero all'indimenticabile Santa Croce di Firenze. Basta leggere i nomi scolpiti sulle pietre tombali per capire che in quelle urne è chiuso quanto ancora rimane dei molti fra gli attori principali figuranti nel gran libro della stona veneta ; perocché sono generalmente nomi di dogi, di senatori, di provveditori, di generalissimi, di capitani della Serenissima, ai quali si legano imprese ed avvenimenti che nessuno può obliare; tanto che il nome di Pantheon veneziano da taluno dato a questo tempio può dirsi tutt'altro che male appropriato.
Il fatto che tanti monumenti sepolcrali di dogi e di personaggi insigni nella storia veneta si trovano radunati in San Giovanni e Paolo viene da ciò, che mentre San Marco era il tempio nel quale si compivano le cerimonie dell'esaltazione e dell'incoronazione