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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Venezia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografico-Editrice Torino, 1902, pagine 383

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Venezia
   G3
   dei seguaci di San Francesco verso i loro emuli, i Do- Mausoleo del senatore Federico Cornaro, scolpito da menicani, che nello stesso periodo lavoravano all'ere- Jacopo Padovano, lavoro assai commendato. — Tomba
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   bellissima, per immagini e scolture ornamentali, di Generosa Orsini e del figliuolo suo: fu moglie a Luca Zeno, procuratore di San Marco.
   àone della loro chiesa di San Giovanni e Paolo. Fra gli oblatori maggiori che concorsero all'impresa si ricordano Paolo Savelli, principe romano e condottiero della Serenissima, che profuse molto danaro nella costruzione della vòlta ; Marco Gradenigo, figlio del doge Pietro, che lasciò una grossa somma ; il doge Francesco Dandolo, che ne volle affrettato il compimento e ne diede i mezzi, e tanti altri.
   Lo stile e le proporzioni di Santa Maria dei Frari sono poco dissimili da quelle di San Giovanni e Paolo, cioè l'uno gotico moderno o lombardo, l'altro oltre 90 metri nella maggior larghezza e m. 45 nel braccio della croce, poiché anche questo tempio ha forma di croce latina ed a tre navate.
   La facciata è semplicemente austera ed è, sopra la porta maggiore d'ingresso, ornata da tre statue rappresentanti la Vergine, il Salvatore ed il Serafico, opera indubbia del XIV secolo, che taluno attribuisce a Nicolò Pisano, ma che più probabilmente vengono dalla scuola lombarda, alla quale si formarono gli scultori che nel secolo susseguente di tante egregie opere arricchirono Venezia.
   L'interno di Santa Maria dei Frari è di una severità imponente, solenne. Quivi, come a San Zanipolo, sono numerosi i mausolei e le tombe ricordanti personaggi illustri che ebbero, dal secolo XIV, parte nella storia politica e civile di Venezia.
   Seguendo l'ordine cronologico nel quale furono innalzati, diremo che il monumento sepolcrale più antico che vedesi in Santa Maria dei Frari è nella cappella del Serafico, rappresentante un guerriero in completa armatura fig. 20. — Venezia (Chiesa dei Ss. Giov. e Paolo) : Monumento disteso sul sarcofago. L'iscrizione, al doge Niccolò Marcello (da fotografia Alinari).
   abrasa per vetustà, non lascia traccia
   del nome del guerriero. Il monumento è opera non , Del secolo XV si contano in Santa Maria dei Frari spregevole dello scorcio del secolo XIII o del principio nove monumenti sepolcrali, tutti di pregevole fattura del XIV. Seguono: il monumento di Ducio degli Ali- artistica. Il primo è quello di Paolo Savelli, principe berti, ambasciatore fiorentino appo la P.epubblica di romano, condottile al servizio della Serenissima, per
   San Marco, morto nel 1330: è ornato dalle figure in mezzorilievo della Giustizia e della Temperanza, ed il morto, col tocco patrizio, e disteso sul sarcofago. — Monumento senza iscrizione, ma collo stemma della famiglia Leon, con barocco nartece seguente lo stile della prima metà del secolo XIV. — Dello stesso periodo: monnrnento ricco per porfidi e marmi del senatore Simeone Dandolo (che fu fra quelli che votarono la morte del doge Marino Faliero), morto nel 1300. —
   la quale mori combattendo contro i Carraresi nel 1405. 11 Savelli fu uno dei benefattori della chiesa e volle essere qui sepolto. 11 monumento è di stile semigotico; il sarcofago, con figure sacre di buon bassorilievo, è incastrato nel muro e sostiene la statua equestre in legno dorato del guerriero (fig.21).— 2. Sepoltura del Minore Osservante Pacifico Dono, beatificato, e datante dal 1437; è ricca di figure in terracotta e adorna in giro di affreschi esprimenti falli della vita di San Francesco;