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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Venezia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografico-Editrice Torino, 1902, pagine 383

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   I*'ig. 30. — Venezia (Chiesa di S. Maria dei I'r.iri) : Una formella dell'altare di Sau Giovanni Battista
   (da fotografia Alinari).
   del IliuU. Ih questo cani,iiccllu visse parecchio tempo facendo l'auacoreta tal Paolo ila Campo di Catania, scampato al capestro come corsaro e che dono essersi acquistata fama di santone, fini spia dei Turchi ai dauni dei Veneziani nella guerra del l i'JD.
   Il campanile di Santo Stefano, per il cedimento del terreno, è leggermente inclinato ed è fra i più alti della città.
   Santa Maria (o Madonna) dell'Orto, ora San Cristoforo (Sestiere di Cannarcelo e Campo .Madonna dell'Orto) (fig. 33). — E questo Ira i monumenti sacri, di cui Venezia ha dovizia, un vero gioiello d'arte. Intorno al 1350, Tiberio da Parma, generale degli Umiliati, Ordine di religiosi che in Lombardia aveva, per speciali ragioni, preso larghissimo sviluppo e che andava estendendosi anche nel Veneto e nell'Emilia, iniziò la costruzione di questa chiesa coll'annesso chiostro, intitolandola a San Cristoforo. Sebbene soppresso l'Ordine degli Umiliati, fra tutti ricchissimo, la somma necessaria all'erezione della chiesa e del cenobio fu fornita dalle volontarie donazioni di uua quantità di cittadini veneziani. .Mentre duravano i lavori nel 1377, scavando per certe necessità in un orto contiguo alla fabbrica, si rinvenne una statua in marmo della Vergine col Bunibino iii braccio, cimelio certo di più antico edilizio, come ben lo dimostra la rozza Iattura di
   quella statua. Gli Umiliati diedero subito grande risalto a tale rinvenimento ed attribuirono alla statua uua serie di miracoli, per il che, postala in uua cappella della nuova loro chiesa, la esposero al culto prima col titolo di JIndonnii dell'Orto, indi — sembrando loro troppo volgare questo — con quello peraltro assai conti-astato di Madonna Odorìfera.
   Nel 1309 essendosi rivelata, o per la cedevolezza del terreno o per altre ragioni, la debolezza delle fondamenta, si dovette rifabbricarla con nuova ed ingente spesa, alla quale concorse per 200 ducati d'oro il Gran Consiglio della Serenissima, con deliberazione dell'I 1 novembre 1300. Nel 1402, con un decreto del Consiglio dei X, gli Umiliati lucono espulsi da Venezia e da tutto lo Stato veneto, a causa dei depravati loro costumi e dello scandalo che ne veniva, ed in loro luogo fu posta ad ufficiare la chiesa la Congregazione dei Canonici Regolari di San Giorgio in Calza, i quali, soppressi nel ÌGG'J, furono sostituiti dai Cistcrciensi, già residenti a Sau Tommaso di 'forcelle. Nel 1810 questa chiesa fu dichiarata di juspatrouato pubblico, come oratorio della parrocchia di San Marziale.
   Salvo qualche ritocco venuto liei ristami che dovette subire la facciata di questa chiesa, clfè del migliore neogotico, è la stessa che fu edificata per ordine di Tiberio da Parma : è ricchissima per le nicchie che