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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Venezia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografico-Editrice Torino, 1902, pagine 383

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Venezia
   G3
   una completa ricostruzione, con ingrandimenti elle cambiarono di sana pianta il primitivo disegno, del quale rimasero traccie nella cappella maggiore e nelle due laterali. La facciata, di Bernardino Muecaruizi, compiuta nel 1771, è una misera mal riescila imitazione del poderoso edilizio della vicina scuola. L'interno è ad una sola navata con quattro porte laterali, oltre la maggiore. Ricchissimo è l'aitar maggiore per intarsii di marini orientali, tra cui diaspri, serpentino e porfido, e per scolline e statue del Buono o L>on anzidetto, del Bertone, di Simone .Massa da Settignano e di Francesco Marcliini.
   Pregevoli dipinti di varie scuole ed epoche adornano questa chiesa: ve ne sono di Tiziano Yecellio, di Jacopo Tintoretlo, di Marco Schiavane, del Pordenone, di Giuseppe Angeli e di altri. Il coro fu stupendamente intagliato da Giovanni Marc li ioti.
   Per decreto del Senato ogni anno, alla festa del titolare, uno dei patroni della città, la chiesa di San Rocco erti visitata dal doge, che coi magistrati più alti della Repubblica vi si recava in pompa magna.
   San Salvatore (Merceria, Campo San Salvatore). — È la terza delle chiese fondate sulle isole della laguna per eccitamento di San Muglio, vescovo d'Oderzo nel se-culo VII, e ne diedero i mezzi le famiglie dei Carrasii e dei Golto-losi. Fu più volte ristaurata e li-fabbricata, nel 118-2 e nel 120CJ. Ma, sul principio del secolo XVI, i canonici dell'Ordine Regolare di Sant'Agostino, dai quali dipendeva, dopo molti contrasti con altre chiese ed Ordini, decisero di rifabbricarla a nuovo, commettendo il disegno a Giorgio Spavento, che iniziò ì lavori nel 1506. Ma, morto questi, l'opera fu affidata a Tullio Lombardo, il quale riformò il disegno primitivo dello Spavento. Al Lombardo successe poi il Sansovino, il quale diede compiuta la fabbrica nel 153 l. Siccome l'interno difettava di luce, nel 1560 fu chiamato lo Scainozzi a togliere questo difetto e l'insigne artista vi provvide aprendo una lanterna nel mezzo di ognuna delle tre cupole.
   Nel 1GC5 ne fu innalzata la facciata, tutta in inarmo d'Istria, per legalo di Jacopo Gallo, e del disegno barocco di questa si reputa autore Giuseppe Sardi,
   mentre le statue sono del Foldoni. L'interno è assai migliore, in istilc, se non totalmente puro, ma buono del Rinascimento. 11 Temanza cosi ne parla : « La
   
   Fig. 35. — Venezia (Chiesa di S. M. dei Miracoli) : San Francesco in ulto di predicare, huslo di Tullio Lombardo, sull'angolo della balaustrata (da fotografia Alikari).
   a pianta di questa chiesa è particolarissima. Fila è « come uua di quelle chiese patriarcali che hanno tre « Iregie o traverse: una maggiore verso la sommità e « due minori, ina uguali sotto di quella. Sicché sono a tre crociere forniate ili tre grandiosi archi clic s'in-« nalzano fino al telto Questi archi sono messi in