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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Pavia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 302

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Si l'arte Seconda — Alla Italia
   Parpanese, frazione del Comune di Arena Po. — 7° La Trebbici, che nascendo sul versante nord- est. del monte Antola percorre, in tale direzione, buon tratto del circondario di Bobbio e, dopo esser passata presso questa città, esce dal circondario per entrare nella provincia di Piacenza e finire nel Po, a sera di quest'ultima.
   Quanto a canali irrigatori la provincia di Pavia, specie quella parte che si stende sulla sinistra del Po, nulla ha da invidiare alla contigua provincia di Milano. Principali fra questi canali sono: il cosidetto Iioggione di Sartirana, derivato con grandiose opere di muratura dalla Sesia; le roggie o canali di Busca, Biraga, Pizza, provenienti tutti dal Novarese e che servono alla irrigazione della zona posta tra l'Agogna e la Sesia; il canale Quintino Sella, derivato dal grandioso canale Cavour; il naviglio di Langosco ed il naviglio Sforzesco, derivati dalla sponda destra del Ticino e scari-cantisi poi nel Terdoppio ; il canale di Gravellona. Questi canali hanno la loro zona di influenza nella Lomellina, della cui proverbiale fertilità sono i fattori massimi. Nel circondario di Pavia sono infiniti i canali irrigatori; ma fra questi primeggia, quale magnifica opera idraulica del nostro secolo, il Naviglio di Pavia, clic staccandosi da Milano alla darsena di porta Ticinese entra al disotto di Binasco in provincia di Pavia e va a scaricarsi nel Ticino a poca distanza da questa città per mezzo di grandiose conche, da annoverarsi fra le opere idrauliche di maggior entità compiute in Italia nella prima metà del nostro secolo. Come fu già detto, il Naviglio Pavese è navigabile da barconi di grosso carico e mantiene le comunicazioni tra il Po ed il Ticino, con Milano ed i laghi alpini. Importantissimi sono pure il Naviglio di Bereguardo, derivato dal Naviglio Grande poco lungi da Abbiategrasso, servente al doppio scopo dell'irrigazione e della navigazione, e la roggia Carona, derivata dal Naviglio Pavese, che irriga il territorio sottostante a Binasco.
   Nel circondario di Voghera si hanno pure alcuni canali a scopo irriguo, ma. di poca importanza: nel circondario di Bobbio, causa la natura montuosa dei luoghi, non vi sono canali irrigatori di qualche entità, utilizzandosi localmente, come meglio è possibile, le acque dei rivi e torrenti scendenti dalla montagna, i quali però, eccettuate la Staffo™ e la Trebbia, sono nella state generalmente asciutti.
   Geologicamente il territorio della provincia di Pavia, nella massima parte formato dalle antichissime alluvioni che colmarono quest'ampio golfo adriatico che attualmente è la valle del Po, non presenta particolarità notevoli. La cosa più caratteristica di questa regione è la collina di San Colombano, antico isolotto marino, come è provata dalla quantità di conchiglie e di fossili marini che vi si rinvengono e dalla medesima sua costituzione.
   Più interessante, sotto l'aspetto geologico, è la regione dell'alto Yogherese e del circondario di Bobbio, aggregati, come fu detto, alla provincia di Pavia dopo il 1860: regione apenninica che dell'Apennino ligure lia tutti i caratteri ben noti e determinati e già studiati ne\V Introduzione Generale di questa pubblicazione. In generale vi dominano i terreni terziani e in particolare l'eocene medio con calcari, arenarie e scisti argillosi. Particolarità di maggior rilievo sono le copiose sorgenti di acque minerali che si trovano sul versante dell'Apennino, in territorio del circondario di Voghera, le acque cioè solforose fredde di monte Alfeo; le acque salso-iodiche di Sales; le acque bromo-iodurate di Rivanazzano e quelle solforose di Retorbido. Ma di queste sorgenti, costituenti il fenomeno geologico più importante del territorio provinciale, di Pavia — speciale s'intende alla regione — avremo occasione di occuparci con maggior opportunità nella descrizione dei Comuni ove esse si trovano.
   Le condizioni climatologiche della provincia di Pavia, senza presentare tutte le delizie di cui parlava il Petrarca in una sua celebre epistola a Boccaccio, sono assai