Provincia di Pavia
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815 cavalli dinamici; poi dall'industria del cotone, con 530 cavalli dinamici; infine dalle segherie di legnami, con 58 cavalli dinamici; il rimanente va impiegato nello fornaci, nei caseifici, nella trattura della seta, nei torchi da olio e nelle concerie di pellami.
Le caldaie a vapore, secondo la statistica del 1802, sono 75, sviluppanti una forza di 1201 cavalli dinamici. Di questa forza la parte maggiore è assorbita dalle industrie tessili, trattura e torcitura della seta, con 265 cavalli; industria del cotone, con 437 cavalli; fabbriche di cappelli, con 40 cavalli di forza; fornaci, con 136 cavalli; industrie meccauiclie, con 64 cavalli dinamici. Vi sono inoltre parecchi motori a gas ed a petrolio, della forza da 1 a 5 cavalli, impiegati in tipografìe, fabbriche di paste alimentari, cioccolato e fiammiferi. In un'officina meccanica di Mortara è impiegato un motore a petrolio della forza di 4 cavalli.
Ixdi'Stme Minerarie, Meccaniche e Metallurgiche. — Secondo le notizie ufficiali pubblicate dalla Rivista del servizio minerario del Regno per l'anno 1892, non esiste nella provincia di Pavia se non una miniera di petrolio, in Connine di Iìivanazzano, dalla quale si ricavano anche acque salso-iodiche per bagni. 'l'ale miniera dà, quanto a petrolio, un prodotto assai esiguo, poco più di 2 tonnellate all'anno, del valore di circa lire 1000 e di qualità piuttosto scadente. Più cospicua è la produzione delle acque curative per bagni, circa 2500 tonnellate all'anno, per un valore di lire 8200. Lavorano a questa miniera ed ai bagni circa 30 operai, col sussidio di un motore a vapore, della forza di 3 cavalli dinamici.
Fonderia di (jhisa e di ottone. Le statistiche locali accennano ad una sola fonderia di ghisa esistente in Vigevano, con 15 operai ed lina forza motrice a vapore di 5 cavalli. Pure in Vigevano esiste una fonderia per la fabbricazione di rubinetti, candelabri ed accessori di macchine, in ottone.
Officine meccaniche. Esistono in provincia 16 stabilimenti fra grandi e piccoli, adibiti all'industria meccanica ed alle costruzioni metalliche, associandovi^ in qualche caso la fusione degli oggetti di ghisa e di bronzo. Tali opifici si trovano nei Comuni di Pavia, Belgiojoso, Mortara, Broni/Vidigulfo, Rivanazzano, Varzi, Corvino San Qui-rico, Sannazzaro de' Burgondi e Silvano Pietra. Alcuni di questi stabilimenti sono provvisti di motori a vapore, magli, torni, cubilotti ed altri utensili d'una certa potenza. La loro attività si spiega principalmente nella riparazione di motori e macchine agrarie e nella costruzione di taluna fra queste di minore importanza.
Fabbriche di seghette. Esiste un'officina per questa specialissima industria in Grop-pello Ai ioli 11 prodotto, che viene utilizzato per lavori di orologieri», di oreficeria e di traforo, si esporta anche all'estero: \i si impiegano circa 100 operai.
Officine del rame. La lavorazione degli utensili di rame, sia per uso domestico che per caseifìcio, si esercita in molti laboratori e botteghe; ma questi, salvo uno esistente in Pavia, non possono assurgere alla qualifica di veri stabilimenti industriali, sebbene l'industria del rame — appunto per le richieste del caseificio — nella provincia di Pavia rappresenti un notevole movimento di capitali.
Ferri chirurgici. In Pavia soltanto esistono due opifìci per la fabbricazione di strumenti chirurgici, erniari ed ortopedici.
Pesi e misure. Le fabbriche di oggetti metrici, delle quali si hanno notizie in provincia di Pavia, sono 12 — delle quali 8 nel Comune di Pavia e le altre a Mortara, San Nazzaro, Vigevano e Voghera.
Complessivamente si possono contare in provincia di Pavia 34 opifici nei quali si esercitano le industrie meccaniche e metallurgiche, con una forza motrice a vapore di 64 cavalli ed impieganti complessivamente 400 operai.
Fuori di questi liavvi in Pavia — sede del 1 reggimento del Genio — un'officina del Genio militare intesa alla fabbricazione e rifornitura di tutto il materiale di mobilitazione occorrente tanto ai reggimenti che alla Direzione territoriale del Gemo
133 — Va Patria, vcl. II.