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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Pavia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 302

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Si
   l'arte Seconda — Alla Italia
   stesso. Questa officina, divisa in varie sezioni, ha motori a vapore della forza complessiva di 36 cavalli dinamici ed impiega, oltre i militari, 120 operai. La Società delle Strade ferrate del Mediterraneo ha, annessa alla stazione, un'officina per le minori riparazioni occorrenti alle locomotive ed ai veicoli adibiti a quel deposito.
   Illuminazione. — Esistono in provincia tre officine per la fabbricazione del gas illuminante: cioè a Pavia, Vigevano e Voghera. Alimentano complessivamente 1121 becchi per l'illuminazione pubblica e 6980 per l'illuminazione privata. Impiegano complessivamente 30 operai e distillano in inedia 3500 tonnellate di litantrace all'anno.
   Luce Elettrica. — Il solo Comune di San Nazzaro de' Burgondi ha una completa illuminazione elettrica: vi sono però in provincia, a Pavia, a Vigevano, a Torre del Mangano ed altrove, speciali impianti per produzione di energia elettrica a scopo illuminante, applicata specialmente a stabilimenti industriali. A Pavia vi si sta impiantando (1895) per l'illuminazione generale della città e dei privati, nonché per forza motrice, usando delle acque del Naviglio.
   Cave. — Non vi sono in provincia di Pavia cave d'una qualche importanza. Nel 1890, secondo la Rivista del servizio minerario, esistevano in tutta la provincia 8 cave di pietra comune da costruzione, delle quali 5 permanenti e 3 temporanee. La loro produzione fu in quell'anno valutata di 6455 tonnellate di pietra comune, impiegata specialmente nei lavori di riparo al Po.
   Fornaci. — Esistono nella provincia 48 fornaci, delle quali 19 per cottura della calce, 27 per laterizi e 2 per mattoni refrattari. Tali fornaci occupano complessivamente una popolazione operaia di circa un migliaio di persone. La produzione di queste fornaci è valutata in più di 5000 tonnellate di calce; 118,500 tonnellate di laterizi comuni e 1200 tonnellate di prodotti refrattari. Parecchie di queste fornaci sono a fuoco continuo ed a sistema Hoffmann. Il calcare per la calce e l'argilla per i laterizi sono presi in vicinanza delle fornaci medesime. Solo per la fabbrica di materiali refrattari si importa la magnesite dalla provincia di Torino.
   Oggetti in cemento. Nel 1890 esistevano in questa provincia due fabbriche d'oggetti in cemento (Pavia e Mortara) e la loro produzione fu valutata, nelle statistiche di quell'anno, in 350 tonnellate di materiale fra tubi, pianelle e pezzi diversi. In seguito altre due di queste fabbriche si aprirono l'una a Pavia e l'altra a Vigevano; ma non si lianno dati esatti sulla loro produzione.
   Prodotti Chimici. — Esistono in provincia di Pavia alcuni opifici per la fabbricazione dei concimi artificiali; una fabbrica di fiammiferi in cera ed in legno (Pavia); una fabbrica per candele di cera (Voghera); una fabbrica per sapone ordinario (Mira-bello) ed una di preparati antisettici (Pavia). Ma sono tutti opifici di poca importanza, stendenti la loro influenza localmente.
   Industrie Alimentari. — Macinazione dei cereali. Le statistiche ultime dànno per la provincia di Pavia 526 molini ed opifici adibiti alla macinazione dei cereali, dei quali 524 a forza idraulica e 2 a vapore, impieganti complessivamente 1154 operai. Questi opifici sono così ripartiti: circondario di Bobbio 170, Mortara 94, Pavia 140, Voghera 122. La forza motrice era data da 824 motori idraulici, della forza di 1402 cavalli e da 2 motori a vapore, della forza di 9 cavalli.
   Brillatura del riso. Si contano in provincia di Pavia 102 opifici per la brillatura del riso, sparsi in 45 Comuni. Sono tutti animati da forza motrice idraulica, per un complesso di 845 cavalli dinamici. Si calcola che il prodotto medio di questi brillatoi, lavoranti circa 136 giorni all'anno, sia di oltre 160,000 quintali di riso, che si smercia nella provincia stessa ed a Milano. Vi sono impiegati in media 320 operai.
   Fabbriche di paste alimentari. Se ne contano 25 sparse in 17 Comuni della provincia. Limitato è il numero di quelle aventi motori meccanici. La produzione annua complessiva si valuta in 2000 quintali e più. Nel Comune di Pavia esiste pure un