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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Pavia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 302

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Si l'arte Seconda — Alla Italia
   distribuiscono materie greggie da lavorarsi e confezionare a domicilio.
   Iticovei'o di Mendicità. — È cosa ben distinta dal precedente, sebbene ne abbia affini gli scopi. Venne aperto il 20 luglio ISSO nel 'locale ni piazza Borromeo, con redditi elargiti dal Pio Albergo Pertusati, dal Comune, dall'ìsti-tiito Ele-mosiniero o Congregazione di carità, dalla Commissione centrale di beneficenza (Cassa dì risparmio di Milano e provincie lombarde) e dalla carità di benemeriti cittadini. Suo scopo precipuo è di combattere l'accattonaggio— sovente si molesto, ripugnante e vergognoso — ritirando gli indigenti che si danno alla questua. I ricoverati lianno vestito uniforme, vitto regolato colle norme di consimili stabilimenti e debbono prestarsi a lavori adatti alle loro forze ed attitudini, ricevendone adeguato compenso. Alla line del 1893 erano in questo Ricovero 94 indigenti, dei quali 72 maschi e 22 femmine. Il Comune di Pavia lo sussidia con un assegno annuo di 3000 lire: il reddito complessivo dell'Istituto e di lire 27,779.14; gli oneri patrimoniali e le spese sono dì lire 5939, por la beneficenza si spesero in quest'anno lire 19,755.93. La retta giornaliera (lei ricoverati è calcolata m lire 0.58.
   Pio Albergo l'erlusali. — Quest'Istituto venne creato dal vescovo Francesco Pertusati, milanese; fu aperto nel 1752, collo scopo di dare ricetto ai poveri e mendici d'ambo i sessi, che per infermità o per età decrepita non hanno più mezzi di provvedere al proprio sostentamento. Vi sono accolti anche individui paganti una tenue pensione.
   Questo Riluto subi varie vicende, tra le altre, nel periodo delle riforme di Giuseppe II, il trasferimento a Milano, ove ebbe sede dal 1781- al 1760. Ma, avendolo Pavia, e giustamente, reclamato come, di sua spettanza, vi fu ricondotto ed ora ha sede in un adatto e bellissimo locale di moderna costruzione, nelle vicinanze del teatro Guidi.
   Opera l'i» Scrofolosi per la cura balnearia marina degli scrofolosi poveri di Pavia e provincia.
   — L'iniziativa di questa benefica, altamente umanitaria istituzione, per Pavia è dovuta al dottor Barellai di Firenze, appoggiato in ciò dai professori dell'Università di Pavia. L'Istituto funziona fin dal 1804 ed ebbe vita pel concorso del Connine, dell'Ospedale e di privati cittadini —^ solo per Pavia - - e dal 1872, per lodevole provvedimento della Deputazione provinciale, i benefizi dell'istituzione furono estesi a tutta la provincia, con fondi raccolti dal Consiglio provinciale, dal conte Arnaboldi, dal Comune, dal Comitato medico, e per azioni acquistate da volenterosi cittadini. Ora è eretto in ente inorale, con amministrazione autonoma. Alla fine del 1893 il patrimonio dell'Opera Pia Scrofolosi era di lire 51,784.72, ed in quell'anno i beneficati dai salutiferi lavacri
   delle acque, marine furono 190 (82 femmine, e 108 maschi), dei quali 103 al disotto dei20 anni. Le guarigioni raggiunsero il ragguardevole numero di 85; ì migliorati furono 11 ed i non guariti furono 28. La spesa fu di lire 9457.08, con un piccolo avanzo sui redditi dell'Istituto.
   Istillilo dei Sordo-Muti. — Eretto in ente morate nel 1869, questo Istituto ha le sue origini in una sezione femminile, creata fin dal 1856 ad iniziativa del vescovo Ramazzotli. La sezione maschile sorse nel 1864 per iniziativa privata e principalmentead opera del corani. Carlo Giuseppe Aruaboldi Gazzaniga e del prof. Marchesi.
   11 patri moniodeirisiitutoèdi circalire 280,000, ma il reddito ne sarebbe insudiciente ai bisogni, ove. non provvedessero a colmare i deficit, i sussidi del Comune, della Provincia e dei privati cittadini.
   La media dei ricoverati è di 60, cioè 30 maschi e 30 femmine:. Il costo dei ricoverati è di circa lire 1.10 per giornata di presenza. Il corso di educazione è della durata di otto anni, terminati i quali l'alunno o l'alunna esce dallo stabili n; erri o sapendo leggere e scrivere abbastanza correntemente, secondo la particolare attitudine di ciascuno e sopratutto colla facoltà di sapersi esprimere e farsi comprendere nei più importanti fatti della vita umana, col mezzo della viva parola. Oltre all'educazione intellettuale e teorica è impartita, tanto ai maschi che alle femmine, un'istruzione pratica per i mestieri di sarto, calzolaio, legatore da libri, cucitrice, falegname, ecc. Per gli allievi meritevoli vi sono premi in danaro, inscritti nei libretti della Cassa di risparmio di Milano e provincie lombarde, rimessi all'alunno quando abbandona l'Istituto per ritornare in famiglia, o ad esercitare liberamente il mestiere appreso. Nel 1893 i redditi dell'Istituto ascesero a lire 28,997, delle quali lire 26,720 furono erogate agli scopi dell'istituzione e lire 430,1.55 in oneri patrimoniali e spese amministrative.
   Asili d' Infamia (Opera Pia). - 11 primo asilo d'infanzia sorto in Pavia data dal 1838, ed ha sede in via Jacopo Menoccliio i il secondo data dal 1851, e si trova in via Pasquale. Massacra; il terzo, infine, più moderno, eretto nel 1882, è in Borgo Ticino.
   L'amministrazioncdegli asili infantili di Pavia, è eretta da molto tempo in ente inorale, ed è autonoma. Ila un patrimonio di oltre 150,000 lire il cui reddito ogni anno è accresciuto da lasciti e da elargizioni di benemeriti cittadini. Ij Connine e la Provincia concorrono pure al m'ante-n:mento dell'utile istituzione. Vi si ricoverano bambini da anni 2 ]/g a 6 ; vi è un'adatta educazione fisica, morale ed intellettuale, una buona minestra od un pane giornaliero.
   Cucina economica. — Da vari anni in un locale apposito in via Ilezia funziona quest'Istituto che, specie nella stagione cattiva, è di grande