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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Pavia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 302

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Pavia
   17
   gettato ila Francesco Nuvoloni, ticinese, e Filippo Perreri, romano, nel 1G92. Per quanto barocco, è nioiinmento vivo, animato e ilei migliori di quel tempo.
   Monumento all'Italia (fig. 2). — Lungo il corso Vittorio Fiiiamiele, in quello slargo che è tra l'estremità nord del palazzo universitario ed il palazzo della Prefettura, sorge il monumento nll7/«/»«, sul piedestallo del quale vennero incisi i nomi dei Pavesi — e formano una piccola legione — caduti nelle battaglie per l'indipendenza patria, dal (818 in poi. li monumento consta di una statua colossale in marmo di Carrara, simbolizzante l'Italia, modellata con linee piuttosto accademiche, ma di forine biffe e severe. Ne fu autore \ lessami io Mai legarti di Milano, e venne inaugurato il .'ì giugno 18(H>.
   Monumento ti Garibaldi (lìg. 3).
   — Questo sorge in piazza Castello davanti all'antico e turrito palazzo visconteo ed i opera dello scultore IlgidioPuzzi di Milana, \ppaitienc, più clic altra, a quel genere d'arie, che si dice decoratiu. I.a slalui (Icll'croe, ritta ni piedi, posa su un'alta meda di puddinghe. l'I in bronzo ed ha l'attitudine di chi scinta in attesa l'orizzonte, lontano. Sotto, addossala alla roccia medesima! è una colossale statua in marmo di Carrara della Vittoria, che tiene sul braccio levato le spezzile calene della serviti!. \i piedi della statua e un leone accovacciato, clic dovrebbe simbolizzare la forza del popolo. \ tergo, sempre addossalo alla roccia, ini fastoso trofeo di emblemi guerreschi. Questo inolili mento che attesta del grande entusiasmo di Pavia per Garibaldi
   — di Pavia la quale insieme ai Cairoli diede al duce popolare numerose schiere di seguaci, tra cui taluno come Griziolti, Mantovani, Sacchi, va annoverato fra le più spiccale figure dell'epopea garibaldina—può a prima vista produrre un certo elicilo. Ma, più lo si osserva, meno convince sotto il rapporto dell'arte. Fu inaugurato alli 11 di maggio 1881.
   Obelisco. —Nella stessa piazza Castello, quasi di fronte al monumento Garibaldi, sorge un obelisco in granilo, dallo stile elegante e slanciato, fatto erigere a pubblico decoro dal principe Alberico di Karbiano conte di l'elgiojoso e dal Municipio pavese liei 1811-12. —Nelle fondamenta fu posta una pergamena col nome degli amministratori del Comune d'allora, dei professori del-l'Univert-ità ed una raccolta di monete del Regno.
   F.D1FIZI SACRI
   I!. lìasilica di San Miritele Ma<,<,iorc (fig. 4). — F questo il più angusto monumento dì Pavia, e, senza contrasti, va annoverato IVa i più insigni d'Italia. Quando e da chi prccisamenle sia stata eretta la basilica di San Michele in Pavia non e
   - Pavia: Monumento a Giuseppe Garibaldi
   (da fotografia).
   accertato. Oli storici ed eruditi convengono nel dire che questo tempio fu creilo durar;le la dominazione longobardica, cioè tra il secolo VI e l'Vili, ina noi osserviamo un fatto singolare, ed e, clic Paolo Diacono, lo storico più fedele ed affettuoso, ed in gran parte anche veritiero, dei l ongobardi, mentre per far onore alla sua gente
   — quando essa cadile in :sfortui;a travolta dal turbine della reazione italo-frarica, suscitata da Roma, contro l'assimilazione longobarda di tutta Italia — non trascurò il menomo fatto, che potesse tornar a vanto dei suoi, tace poi di questa, che sarebbe fra tutti importantissima, dell'erezione di San Michele, una fra le più celebri cliicse del medioevo italiano. Ma c'è di più. La prima menzione che si trova scritta del San Michele di Pavia è precisamente nello stesso Paulo Diacono
   135 — La l'alrlii, voi. 11.