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Parte Seconda Alta Italia
Pavese ed i vini che se ne traggono — specialmente in quest'ultimo quarto di secolo, in cui l'industria enologica, abbandonati antichi e vieti sistemi, va studiando, migliorando e perfezionando sempre più i suoi prodotti — hanno conquistato una bella rinomanza ed il favore dei mercati di consumo, I vini prodotti in questa fortunata plaga, essendo in quantità di molto superiori al bisogno locale, vengono in gran parte esportati nel Milanese, nella Lomellina, nel Cremonese, nella Liguria e talvolta anche nel Mantovano e nella Svizzera. Tali vini, conosciuti più comunemente coi nomi di vino di Stradella, di Casteggio e di Proni, sono di natura corroborante e stomatica: dal profumo delicato, dal colore rosso scintillante del rubino o biondo trasparente dell'ambra; se legittimi o non sofisticati da poco scrupolosi speculatori, sono leggeri ed esilaranti senza essere pregiudicevoli alla salute. T migliori vigneti della regione, che dànno i cosidetti vini tini, sono quelli di Canneto, di Montebruciato, di Rocca Montalino, Salenga, Castana, Torre Sacchetti, Montù Beccaria, Zenevredo: paesi tutti di collina, magnificamente esposti al sole, gran fattore del buon vino; i vigneti della parte bassa, delle pianure di Stradella, di Casteggio, di Bosnasco, di Arena Po, ecc. sono meno delicati di quelli delle colline e più adatti a farne tipi da pasto, del resto assai buoni.
A parte l'intensa produzione vinicola di questa regione, che non è, nell'Italia superiore, superata se non da quella delle colline montonine e delle Lunghe, il territorio dell'Oltrepò Pavese è fertilissimo e si presta ad ogni genere di coltivazione: così vi sono, nella parte pianeggiante, vasti campi messi a cereali, a lino, a granturco, a ravizzone, a praterie; i cereali si coltivano pure e con successo iu collina, fra un filare di vite e l'altro; vi prosperano anche gli alberi da frutta, i gelsi, i noci, le quercie; mentre nella parte piana e bassa, lungo il Po, vi sono considerevoli boscaglie di legno dolce, dalle quali, oltre del legnarne ria ardere, si traggono gli Infiniti pali occorrenti a tutta la regione per la manutenzione delle viti in filari, che, magnificamente allineati Sulle dolci curve delle colline, dànno da lungi l'impressione di antiche legioni di guerrieri, colle lunghe lancie, pronti alla battaglia. Anche t legumi, le ortaglie, la canape e le piante da giardino crescono prosperosamente in questa regione che, sotto l'aspetto agricolo, si può dire fortunata ed invidiabile.
La produzione vinicola ed agraria, sussidiata anche da tuia rilevante produzione dei bozzoli e dall'allevamento del bestiame da cortile (pollame d'ogni specie e suini), non impedisce che il circondario di Voghe® tenga un buon posto anche nella produzione industriale della provincia: Voghera, Stradella, Casteggio, Broni sono attivi centri di operosità industriale, nei quali hanno vita, come nella descrizione dei singoli Comuni più sotto vedremo, anche industrie manifatturiere di primaria importanza, quali opifìci per la trattura della seta, per la tessitura del cotone; officine meccaniche, fabbriche di ceramica, fabbriche di cappelli, concerie, distillerie di spirito, fabbriche di olii, caseifici, ecc., ecc.
L'istruzione pubblica è diligentemente curata in tutto il circondario: non vi ha Comune che non abbia le scuole elementari tino alla terza ed alla quarta classe, 11011 solo nel capoluogo, ma anche nelle più discoste frazioni; nei Comuni di maggior importanza vi sono anche istituti d'insegnamento secondario, scuole speciali di disegno, asili infantili, ecc., ecc.
Anche la beneficenza pubblica è lodevolmente esercitata nel circondario, i maggiori Comuni del quale hanno tutti il loro Ospedale, la Congregazione di carità, gli Asili d'infanzia, lasciti elemosinieri e sussidi dotali. Antica è la tradizione del bene nei Vogheresi, conoscendosi in Voghera ospedali noti nel X secolo, e, nel territorio antico ed attuale, ospedali di pellegrini a Rivanazzano, aMontebello, a Casei, a Sale; Monti di Pietà a Casareggio (luogo minuscolo), a Codevilla, a Montedondone, a Retorbido, u Sale, a Rivanazzano, e ciò in assai lontana età.
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