Voghera
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Fig. OS. — Voghera : Parte posteriore e fianco della Oliera Rossa (da l'otugr. CicalaJ.
(Fuso profano che sacro. Essa non offre elementi decorata i se non negli archetti ricorrenti alla cuspide, nella parte posteriore, che formava un tempo la facciata dell'edilizio (figg. G7-GS).
Altre chiese di Voghera, non prive d'interesse per il visitatore, sono: la chiesa del Carmine, con bella facciata, avente nell'interno interessanti affreschi del voglie-rese Cane; San Sebastiano, con affreschi del Rossi ed un quadro di Paolo Burroni, ottimo pittore vogherese; la chiesa del Rosario (fig. G9), in istile gotico, del secolo XV e di buona architettura ; Santa Maria, di piccola mole, con la tomba antica d'una gentildonna di casa Guadami: l'oratorio del Crocefisso, con un buon affresco del Borroni stesso, tolto dall'antica cappella del vecchio cimitero; San Giovanni Battista, con quadri pregevoli di scuola lombarda del seicento. Sui colli vogheresi trovasi la piccola cappella longobarda, ora totalmente rinnovata, detta del Pontazzo (fig. 70). con affreschi, stemmi, ricordi dei Beccaria e antichi avanzi.
Degli edifizi pubblici profani di Voghera va dato per tradizione e pei pregi architettonici il posto d'onore al palazzo del Comune. Sorge questo in piazza del Duomo e fu ricostrutto nella seconda metà del nostro secolo su disegno del Moraglia; ma vanta, insieme al Comune di Voghera, origini nobili ed antiche. Quivi, dove ora sorge, il bellissimo edilizio moderno fu — dal 1200 in poi — la sede del Comune, governato con statuti proprii prima dai consoli e poi dal podestà. Essendo l'edifizio primitivo antico e cadente fu rifatto nel 1348 ed il 5 marzo 1749, nell'allor nuovo edilizio, come afferma una lapide contemporanea arrivata fino a noi, si radunavano i padri del Comune a discutervi i nuovi statuti ed a trattarvi gli interessi del paese. Nel 1010 questo secondo palazzo venne rimaneggiato ed ampliato nello stile proprio di quel