Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincia di Pavia', Gustavo Strafforello

   

Pagina (232/313)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (232/313)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Pavia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 302

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   2 W
   Parte Seconda — Alta Italia
   Fig. 69. — Voghera ; Chiesa del Rosario (da fotogr. Cicala).
   Fig. 70. — Voghera; Antica cappella longobarda del Pontazzo (da fotografia Cicala).
   tempo e tale ritirò lino al nuovo e completo rifacimento per opera di Moraglia nei giorni nostri. Attualmente il palazzo Municipale di Voghera (fig. 71) consta di un bel fabbricato a duo piani, di disegno elegante e severo: sopra un porticato ad arcate, sorrette da robusti pilastri binati, con semplici modanature. Nella parte centrale si stacca un avancorpo a tre scomparti, con balconi a balaustre, colonne e trabeazioni d'ordine ionico, scannellate; sul timpano, fra decorazioni allegoriche, è un bassorilievo in marmo collo stemma del Comune. A questa parte corrisponde nell'interno la vasta ed elegante aula consiliare. Nell'interno sono ben ripartiti ed utilizzati ì locali per gli uffici del Comune e servizi inerenti. Sullo scalone sono lapidi commemorative, tra cui quella dell'artigliere vogherese Taolo Sacchi che, emulando nell'eroismo Pietro Micca, salvò, col rischio immediato del la propri a vita, Torino da grave pericolo, slanciandosi a combattere e dominare un incendio sviluppatosi nella polveriera. Vi si conserva, completamente riordinato, l'archivio municipale, ricco di carte importanti.
   Pari al palazzo Municipale, per ricordi storici, viene il Castello, che si trova nella piazza omonima, sul corso di S. Stefano, verso la periferia orientale della città (fig. IH). L'attuale edifizio, che i Vogheresi chiamano il Castello, trasformato ora in carcere giudiziario, non è se non una parte di ciò che in altri tempi dovett'essere il maggior presidio dell'antico borgo di Voghera. Data dal periodo feudale; ma fu rifatto