Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincia di Pavia', Gustavo Strafforello

   

Pagina (241/313)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (241/313)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Pavia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 302

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Voghera
   231
   Fig. SO. — Voghera : Cortili e terrazzi interni del Manicomio Provinciale (da l'olografia Cicala).
   Il Municipio ha una propria Biblioteca accessibile agli studiosi, in via di continuo incremento coll'acquisto di opere ritenute giovevoli alla coltura generale; altra Biblioteca, interessante particolarmente gli studiosi di storia, è quella del Capitolo, formata nella massima parte coi libri lasciati dal canonico Manfredi, il dotto storiografo e raccoglitore delle memorie patrie. In Voghera vedono eziandio la luce tre periodici bisettimanali e settimanali, trattanti di politica, di questioni amministrative e sociali.
   Voghera, a cui fanno capo nel maggior numero i paesi dell'ubertosissimo agro che la circonda, oltre essere uii centro di grande commercio agrario, serico e vinicolo, è eziandio, dopo Pavia, il maggior centro industriale della provincia, avendo iu essa vita stabilimenti industriali, la produzione dei quali è quasi tutta esportata fuori provincia. Le industrie che iu Voghera hanno maggior importanza e larga esportazione sono: la tessitura del cotone con due opifici impieganti una media di 570 operai al giorno, mossi da forza idraulica e dal vapore ; la trattura della seta con un opificio a vapore, impiegante 128 operai; la fabbricazione dei cappelli di feltrò — per larghissima esportazione — con un opificio impiegante in media 100 operai al giorno; la fabbricazione della mostarda e delle frutta candite, con un opificio impiegante circa 40 operai giornalieri; una conceria di pelli con 20 operai in media; l'officina del gas illuminante con 12 operai; l'officina di riparazioni ferroviarie con 15 operai; una fabbrica di paste da minestra; una fabbrica di spirito di vino; una fabbrica di candele di cera; tre tipografie, con circa 20 operai complessivamente; una fabbrica di birra; una di acque gassose e tutte le piccole industrie che possono servire ai bisogni locali.
   Vasta e centro di attivo movimento è la stazione ferroviaria, da cui si dirama la linea Voghera-Pavia-Milano.