Mandamenti e Comuni del Circondario di V ogliera «03
Barbianello (I3G0 ab.). — Questo Connine fu capoluogo dell'omonimo mandamento, soppressi per effetto della legge 30 marzo 1890 ed aggregato al mandamento giudiziario di Broiii. Il territorio di questo Comune, bagnato dallo Scnropasso, si trova ad ovest da Proni, sulla linea ferroviaria da Stradella a Pavia per Bressana-Bottarone. — Barbianello (07 m.), capoluogo del Comune, è un bel paese, con edifizi moderni, palazzotti signorili ed una notevole chiesa parrocchiale, senza scompagnarsi per questo dal tipo di centro rurale.
Ben coltivato ed in favorevoli condizioni irrigue, il territorio di Barbianello produce cereali, foraggi, viti, legumi, lino, gelsi, alberi da frutta ed ortaglie. L'allevamento del bestiame è fatto quivi su vasta scala ed importante è pure la produzione dei bozzoli.
Cenno storico. — Il paese di Barbianello vanta antiche origini ed è ricordato nelle cronache comunali di Pavia. Nel 1531, assieme ad altri luoghi, andò in feudo a Galeazzo e Gaspare fratelli Arrigoni che ne divennero conti nel 170S. Quivi avevano vasti possedimenti i Borromeo di Milano, cui S. Carlo destinò a formare ili palle la dotazione del grandioso collegio da lui istituito in Pavia a prò' degli studenti poveri, e, come abbiam visto, tuttavia esistente ed utilmente prosperoso.
Coli, elett. Stradella — Dioc. Tortona — I'2, T. e Slr. ferr.
Campospinoso (750 ab.). — 11 territorio di questo Comune giace in rasa pianura a poca, distanza dal Po, all'estremità settentrionale del mandamento. — Il capoluogo, Canipospinoso, e un villaggio dì circa 450 abitanti, di carattere totalmente rurale, che nulla offre d Interessante al visitatore, se non una grande tela del X\ I secolo, chiusa in bella cornice e conservata nella chiesa parrocchiale. Oltre de] capoluogo il Comune è costituito da alcuni aggregati di cascinali, formanti frazione, sparsi nella circostante campagna.
Il territorio di Campospinoso, già feudo degli Ari igeili, lavorato con molta cura, produce cereali, viti, gelsi e legumi. Fiorentissimi sono l'allevamento del bestiame e la produzione dei bozzoli.
Coli, elett. Stradella — Dioc. Tortona — P3, T. e Str. ferr. a Broni.
Canneto Pavese già Montii dei Gabbi (2890 ab.). — Il territorio di questo Comune, si stende su ameiiissìme colline, a sud-est di Broni, ed in parte sul fianco di quelle belle colline su cui sorge la cosidetta rocca di Stradella. Consta di varie frazioni, di cui la principale è Canneto Pavese (233 ni.), con 1131 abitanti. Altre frazioni pure importanti, a breve distanza dalla prima, sono Monte Yeneroso, Montò e Colombarone.
Canneto Pavese è un bello e prosperoso paese, un misto di civile e dì rurale ad un tempo con belle costruzioni moderne, una chiesa parrocchiale di vaste proporzioni, una fiorente Società cooperativa di consumo, credito e produzione, con un capitale di circa lire 30,000, e molte e ridenti ville nei dintorni. Sulla vetta dei vicini poggi sorge 1 antico castello di Montò dei Gabbi, ora proprietà dei conti Ilota Candiani, Anche Monte Yeneroso e un bel paesotto, non dissimile nel tipo dal capoluogo del Comune. Tanto in Canneto che in Monte Yeneroso vi sono buone scuole elementari comunali.
11 territorio di Canneto è coltivato intensamente a vite, e da queste colline, magnificamente esposte, si trae uno dei vini più apprezzati della regione: il vino detto appunto di Canneto, tanto da pasto che da bottìglia, è assai apprezzato nei centri di maggior consumo, quali Pavia e Milano, ove in massima parte lo si esporta. Notevole, oltre alla produzione dei vini, in Canneto Pavese, è la produzione dei bozzoli, favorita da rigogliose piantagioni di gelsi, che si alternano colla vite il possesso del suolo in quelle ridenti collinette, sulle quali prosperano anche ì legumi, le ortaglie, gli alberi da frutta, ciliegie, pesche e noci in particolar modo.
Cenno storico. — Canneto Pavese, o meglio Montò, dei Gabbi, è paese di antiche origini. Il suo castello, che fu fortissima rocca assai contrastata al tempo delle fazioni