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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Pavia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 302

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   M.tnrlnmonli e Cornimi del Circondario di Voghera
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   fl'opmi. La maggiore difficoltà consistette nel collocamento dei grandi cassoni per la fondazione delle pile, costi nifi col sistema ad aria coni pressa.
   Il territorio di Mezzana Corti in pianura umida e bassa, pioducecereali, lino, foraggi ed in limitata quantità anche viti. Non \ 1 sono industrie che non abbiano stretta attinenza alla produzione del suolo.
   Cenno storico. — Come lo dire raggiunta al suo nome, appartenne anticamente ai Corti, di nobile e potente famiglia pavese, che possedette la rocca formidabile di I'ortunago e i feudi di Uetorbido e Castagnolo.
   Coli, elett. Voghera — Dioc. Tortona — I'3, T. e Str. ferr. a P>ressana.
   Montebello (2033 ab.). — Il territorio di questo Comune si stonde su ainenissima collina a sud della via Emilia, a sud-ovest di ('asteggio ed a breve distanza da quest'ai»
   Fig. 'J1 — Montebello: Veduta del paese presa da nord-ovest (da fotogr. Cicala).
   timo paese. — Montebello, capoluogo del Comune, è un bello e ridente borghetto di circa 1300 abitanti, situato sul dolce, pendio d'una collina (127 m.), dalla quale si spazia il vasto panorama della sottostante pianura (fig. 91). La via principale della borgata è fiancheggiata da edilizi in buona parte moderni o rinnovati di bella apparenza; ha una chiesa parrocchiale di vaste proporzioni ili istilo barocco, con un alto campanile. Nel cimitero del Comune, situato su di un poggio a breve distanza dal paese, venne in questi ultimi anni eretto l'Ossario pei caduti nella battaglia del 20 maggio 1859, il primo fatto d'armi di quella fortunata campagna. Consta di una modesta cripta elittica, con peristilio d'ordine dorico, sormontata da una statua dell'iM<« (fig. 92).
   I dintorni di Montebello, deliziosi quant'alti ì mai, sono cosparsi di numerose ville, delle quali taluna veramente principesca, come quella della marchesa Serra alla frazione Torrazzetta, con una bella torre a finestre bifore iu istile del secolo XV; le ville Collisomi, Dal Tozzo, Ghislanzoni — dove sorge ancora maestosa la torre dell'antico castello feudale — e Lomellini, circondate da ameni giardini.
   Trazione importante del Comune è Genestrello, ove trovasi la villa che fu dell'insigne patriota marchese Giorgio Pallavicino, già prigioniero dell'Austria allo Spielberg, uno dei più attivi fautori del riscatto nazionale, nel momento della sua preparazione. In questa villa, durante quel periodo fortunoso, furono ospiti patrioti e uomini politici, tra i quali ricorderemo uno solo, Giuseppe Garibaldi. Oltre della villa Pallavino, Genestrello è notevole per alcuni avvenimenti e per la sua chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria di Loreto, già nota nel XII secolo come dedicata a San Marco, che contiene un elegante altare, un'antica statua in marmo rappresentante la Madonmt di Loreto ed un bel bassorilievo in terracotta. Nel 1101 Genestrello viene sottomesso