Mandamenti e Comuni del Circondario di V ogliera
   «03
   appartennero all'abbazia di Sant'Alberto di Bufano, fra i quali ben quattro erano fortificati. Unita che fu, nel lólG, da papa Leone X all'abbazia di San Bartolomeo in Stata di Pavia scadde all'atto, anche perchè essendo divenuta una commenda ebbe sempre lontani i suoi abati commendatari, fra i quali citiamo solo il cardinale Nicolò Fiesclii, il conte Ilario Sforza di Santa Fiora, Guido Ascanio Sforza conte «li Santa Fiora, il cardinale Alessandro Sforza, il conte Corrado Asiuari di San Mariano, due cardinali Barberini, un principe cardinale Orsini, ecc. Finche tutto finì, e l'antica abbazia di Sant'Alberto di Bn-trio, nel 1805, vide confiscati i beni e nel 1810 fu definitivamente soppressa (I).
   11 territorio di Pizzo Corno, abbastanza fertile, produce cereali, viti, legumi; nella parte alta castagne e legname da ardere.
   Cenno storico. —- 11 distrutto castello e la villa di Pizzo Corno anticamente appartenevano ai Malaspina e vennero venduti dal marchese Obizzone Malaspina a Guglielmo abate dell'abbazia di Sant'Alberto di Butrio, con atto solenne del 4 ottobre 1158; e rimasero per qualche tempo in possesso di quell'importante abbazia, finché toltigli dai Dal Verme, venne più tardi a cadere nelle inaili degli Enstaeclii di Pavia per dono del duca di Milano.
   Coli, elett. Voghera — Dioc. Tortona — P-' nella fraz. Mulino del Conte, T. a Godiasco,
   Slr. ferr. a Voghera.
   Rocca Susella (487 alt.). — Il territorio di questo piccolo Comune si trova a levante di Godiasco, in una regione di colline attraversata dal torrentello Schizzola. È Comune alquanto frazionato. — Rocca Susella, capoluogo, è un villaggio di 250 abitanti, a 548 metri dal livello del mare, senza importanza di sorta, solo contando la casa del baione De Ghislanzoni. Il suolo fertilissimo produce cereali, viti, legumi e castagne.
   Luogo che rammenta l'antica pietà dei nostri maggiori, compreso nel Comune di Rocca Susella, è la chiesa di San Zaccaria, che n'è la parrocchiale, ora tutta isolata e quasi tacita in fondo della valle dell'Ardivesta. Caratteristica di questo edifizio, deturpato da antiche e recenti manomissioni, ò la facciata, dalle lunghe e sottili colonne salienti dal suolo alla cornice, elemento essenziale della primitiva arte lombarda; la porta a colonnette ed archetti rientranti (fig. 90); l'abside, ora restaurata, nella quale si riscontrano le traccie degli antichi elementi decorativi della facciata (fig. 100). Fra le cose di un certo interesse che si conservano nella chiesa havvi, nella sagrestia, un
   (1) Per maggiori notizie sopra questa illustre abbazia rimandiamo il lettore alla storia che ne scrisse fino dal 1864 il comm. conte Antonio Cavag.na-Sangiuliani, stampata la prima volta nel 18(i5 e ristampata, con molte aggiunte, in un volume di 486 pagine sotto il titolo di; Storia dell'abbazìa di Sant'Alberto di Butrio, nel 1891, in Casorate Primo coi tipi dei fratelli Plossì.
   Fig. US, — Pizzo Corno : Muraglia e finestre bifore dell'Abbazia di Sant'Alberto di Dutrio (da_ l'olografia Cicala).