Provincia /li Bergamo
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Tra la valSeriana e la vai Brènibana stanno il monte Grabiasca, il monte Madonnino, l'Aviasco, il Becco, il monte Corto, il monte Arerà, il monte Gola, l'Alben, il Suchello ed altri minori. Tra la vai Brembana, la Valsassina ed il Leccliese stanno il pizzo dei Tre Signori e sue propaggini, la cima di Cam, il monte Foppabona, la Corna Grande, il monte Chiavello, ecc. ecc., sino al Resegone ed alFAlbenza.
La conformazione topografica della vai Brembana non lui la regolarità della vai Seriana, divisa com'è, e suddivisa in varie ramificazioni. Le due maggiori branche della vai Brembana sono la vai Mezzoldo e la vai Fornirà; altre convalli di qualche importanza sono l'Averara, la vai Cossiglio, la vai Taleggio, la Scrina, la Brembilla, ecc.
La vai Brembana è ricca d'acque, di boscaglie, di pascoli, di stupendi punti di vista, ed è fra le più battute dagli alpinisti e dai touristi 111 genere. Più che all'industria deve la sua ricchezza alla produzione del suolo e sopratutto ai suoi alti pascoli, che la fanno nella stagione estiva soggiorno preferito di numerose niandre di bestiame bovino, calcolato 111 media ad oltre 12,000 capi per anno.
Valli minori della provincia di Bergamo sono, da oriente ad occidente, la vai Cavallina, la valle Imagna, la valle d'Erve, delle quali parleremo a momento più opportuno.
Data la conformazione eminentemente montuosa del territorio bergamasco se ne comprende di leggieri l'importanza che esso ha, anche sotto il rapporto idrografico.
La provincia di Bergamo appartiene per quattro quinti al bacino idrografico dell'Adda e per un quinto a quello del ti uni c Oglio, entrambi tributari del Po. L'Adda — che è fra i iiumi principali della Lombardia e di cui fu trattato a lungo nei cenni generali della regione lombarda e nelle descrizioni delle provincie di Sondrio, di Como e di Milano — forma, per un certo tratto, il contine della provincia di Bergamo con quelle di Como e di Milano.
Tributari dell'Adda sonoi due maggiori fiumi della provincia bergamasca: il Brembo ed il Serio. B Brembo ha le sue origini ad oltre 2000 metri dal livello del mare, ed è formato alla coniiuenza da un grandissimo numero di rivi, colatori, piccoli corsi di acqua, torrentizi o perenni, cascate e cascatelle, scendenti dai fianchi meridionali dei vari blocchi della catena orobica, compresi fra il pizzo del Diavolo occidentale ed il Corno Stella. Nella sua parte superiore il Brembo è diviso in due branche: l'una che si spinge fino alle alte valli dei blocchi suddetti, con infinite ramificazioni; l'altra, che per la valle di Mezzoldo sale fino al monte Azzanni, In questi due tratti superiori il corso del Brembo è assai rapido e sono frequenti i salti e le cascate e sotto Piazza Brembana, all'altezza di 403 metri dal livello del mare, i due rami si uniscono ili uno solo ed il fiume, pur conservando il suo regime torrentizio, prende andamento più regolare. Numerosi sono gli affluenti a destra ed a sinistra del Brembo : citiamo fra i principali le copiose sorgenti di San Pietro d'Orzio e Camerata Cornelio, la Stabìna, l'Elma, la Scrina, rimaglia; fra gli altri la Secca, la Parimi, l'Antea.
11 corso del Brembo può ritenersi di circa 50 chilometri, fra Lenna e la foce in Adda, presso Canonica, a metri 131 sul mare; ma le sue numerose ramificazioni, che si internano e salgono alle più alte valli della catena orobica, misurano talvolta anche una ventina di chilometri. Il bacino idrografico del Brembo è valutato per una superficie di circa 500 chilometri quadrati. La portata massima raggiunge i 280 metri cubi, l'ordinaria si mantiene sui 23 metri cubi, la magra ordinaria è eliometri cubi e la magra straordinaria di metri cubi 7.50.
11 Serio, massimo fiume, esclusivo della provincia bergamasca, nasce a 2000 metri dal livello del mare, a nord del laghetto alpino di Barbellino (2132 in.), che riceve il displuvio del pizzo Torena e di altre vette di quel nodo centrale delle Alpi Orobiche, quali il Recastello (2888 in.), il Gleno, il pizzo Strinato, il lledorta e il pizzo del Diavolo.