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Parte Seconda — Alta Italia
ocracei, spesso micacei, antracitiferi, ardesiaci; arenarie a grana fina, rosse e bigie; conglomerati con elementi di quarzo, di gneis, senza porfidi, roccie che si avvicendano con vario sviluppo e che si potrebbero attribuire al periodo carbonifero. Infine, a toccare le più alte vette dei monti orobici, segnanti il confine tra la provincia di Bergamo e la Valtellina, o provincia di Sondrio, si offrono gli schisti micacei, i micaschisti, compatti ed anche granatiferi ; i gneis cloritici, anfibolici, la sienite granitica, con cristalli d'orniblenda: questi terreni sono tutti da ascriversi fra i protozoici od anche fra gli azoici.
Le roccie euritiche cominciano ad apparire a Fondra, nella valle superiore del Breinbo, dirigendosi verso i monti Pietra Quadra (2451 ni.), pizzo del Becco (2520 in.), al lago Nero, alla Costa d'Agnone, a Cromo e passano il Serio sotto Boario. Le arenarie schistose nere si trovano sotto Fondra e nei dintorni di Branzi; proseguendo verso Carona fanno graduale passaggio agli schisti arenacei, quarzosi, fissili ed a nere ardesie — di cui si fa esteso commercio anche fuori della provincia — salendo sempre fino all'incontro dei micaschisti, ai quali succede presto un gneis schistoso, micaceo, a struttura granitica, formante la vetta del celebrato Corno Stella (2C19 in.). 11 pizzo Cervo (2519 in.), che sorge ad ovest del Corno Stella, è formato da micaschisti, spesso granatiferi, sopportanti il gneis del Corno Stella. Imponenti massi di gneis micaceo, anfibolico e granitico costituiscono il pizzo Cadelle (2483 ni.) e le altre cime fino al monte Azzarini (21-31 in.) da una parte, il pizzo /orna (2507 ni.) ed il pizzo del Diavolo (2915 in.), vette tutte separanti la vai Breinbana dalla Valtellina.
In valle Seriana superiore, oltre Cromo, colle roccie permiane si alternano le arenarie carbonifere; presso Bondione appaiono rilevanti gli strati di ardesie tegolari ed i calcari neri zonati, pure del periodo carbonifero. Oltre Bondione e procedendo sempre a nord ed alle valli superiori si trovano altre arenarie, ora rosse, ora bigie, nerastre, ferruginose, sovrastanti a scliisti argillosi, neri zonati, poggianti sui micaschisti, sulle quarziti e sui gneis: di tale roccia è formato l'ampio anfiteatro delle cascate del Serio; ma il centro, vicino alla cascata, è una enorme rupe di arenaria e di schisti tegolari, spettanti al periodo carbonifero. Le vette dei monti circostanti sono di micaschisti ed il pizzo Strinato (28:14 ni.) fra questi contiene sienite granitica con orni-blenda. Il pizzo del Diavolo di vai Soriana, il Redorta (3037 ni.), il monte Cocca (3052 in.) e le altre vette dominanti questo imponente bacino alpestre, sono costituite di arenarie nere e di schisti micacei e zonati del periodo carbonifero.
Acque Minehali. — Con una struttura geologica sì varia e complessa, abbracciale, si può dire, tutta la scala di formazione della crosta terrestre, e quindi suscettibile dei più svariati fenomeni geologici e geognostici, non deve recar meraviglia se nella provincia di Bergamo esistono numerose ed abbondanti sorgenti d'acque minerali.
Tali sorgenti si trovano precisamente nei seguenti Comuni :
Berbenno in valle Imagna (due sorgenti d'acque salso-jodo-bromica-solforosa).
Bracca (una sorgente acidulo-salina-jodurata).
Brembilla (sorgente sulfurea). — Fiiipiano al Breinbo (acqua salina).
Gaverina (acqua salso-sulfurea).
Mazzoleni (acque dette di Sani'Omolono, dalla frazione nella quale trova usi tre sorgenti: ima salino-fcrruginosa-jodiirata, le altre due salso-magnesiache per bibite e bagni).
Oltre il Colle (sorgente acidnlo-ferruginosa e sorgente consimile detta del Drago).
San Pellegrino (tre sorgenti d'acqua bicarbonato-calcica assai reputate).
Santa Brigida (sorgente di Balferno, solfo-inagnesiaca-calcica).
Torre de' Roveri (due sorgenti d'acqua ferruginosa).
Trescorc Balneario e Zandobbio (sorgenti diverse d'acque siilfnreo-saline-jodurate).
Zogno (una sorgente d'acqua ferruginosa detta del Carmine, ecc., ecc.).