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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Bergamo e Brescia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 540

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Provincia di Bergamo
   fi
   dì cera; 1 fabbrica di amido; 2 fabbriche di polveri piriche; 1 fabbrica di fiammiferi; 2 dì concimi artificiali, colla ed acido solforico; in complesso 10 opifici con 118 cavalli di forza motrice a vapore e 12 idraulici, impieganti complessivamente 2G5 operai per 311 giornate di lavoro all'anno.
   Industrie Alimentari. — Macinazione dei cereali. Secondo le statistiche ufficiali, rif'erentisi ancora al periodo che precedette l'abolizione della tassa del macinato (1882), esistono nella provincia di Bergamo 559 mulini così distribuiti: circondario di Bergamo 343, circondario di Citisene 105, circondario di Treviglio 111. I)i tutti questi mollili uno solo risulta animato da l'orza motrice a vapore (14 cavalli). Gli altri impiegano motori idraulici ili numero di 882, per una forza complessiva di 1800 cavalli dinamici. \Ti lavorano circa 1334 operai, tra cui 103 donne. — Negli ultimi anni prese grande importanza lo stabilimento di macinazione Zopfi e Comp. in Redona (a 2 chilometri da Bergamo), con macchine perfezionate ed officina meccanica annessa, producente ili media 000 quintali di farine al giorno, animato da una forza motrice idraulica di 240 cavalli e coll'opera di 60 operai. Vi sono pure in provincia altri mulini a sistema anglo-americano, il che significa che anche questa industria va, dove è possibile, progredendo e migliorando coH'abbandono degli antichi, primitivi sistemi.
   Brillatura del riso. Quest'industria è rappresentata ed esercitata in provincia da 5 opifici con forza motrice idraulica ed uua produzione annuale media di circa 2000 quintali.
   Fabbriche di paste da minestra. La fabbricazione delle paste alimentari o da minestra occulta nella provincia 329 operai in 166 opifici, forniti di torcili a mano o a macchina ed alcuni anche di motori idraulici e ad aria calda. La produzione media annua si calcola in più di 10,000 quintali. Le materie prime impiegate per la fabbricazione delle paste sono generalmente di provenienza locale o delle provincie limitrofe, in parte però provengono dalla Liguria e dall'estero (grani duri). I prodotti sono generalmente esitati sullo stesso luogo di fabbricazione.
   Fabbrica di cicoria. Esiste in provincia, e precisamente nel Comune di Bergamo, una fabbrica di cicoria quale surrogato al caffè, ma è di poca importanza: la sua produzione annua si calcola in 200 quintali.
   Liquori e confetture. Di antica rinomanza, celebrati assai nel secolo scorso ed anche nella prima metà del nostro erano i liquori e lo confetture di Bergamo, e se ne faceva nel Veneto ed in Lombardia un grande consumo. Ora quest'industria, vinta dalla concorrenza di altre città vicine ed anche dell'estero, è se non in decremento, stazionaria e limitata ai bisogni del consumo locale, non tanto della città di Bergamo quanto delle vicine grandi valli. Attualmente esistono nella provincia di Bergamo, e nel maggior numero nei Comune capoluogo, 6 fabbriche dì liquori e rosolii e 2 di confetture, impieganti un buon numero di operai.
   Frantoi da olio. La fabbricazione dell'olio dai semi (lino, ravizzone e noci) non lia grande importanza nella provincia di Bergamo, in parte per la troppo facile importazione di questi generi dai centri di maggior produzione ed in parte perchè la produzione agricola locale poco favorisce tale industria. Nondimeno si trovano 27 piccoli opifici o frantoi, animati da una forza idraulica complessiva di 65 cavalli dinamici e da un motore a vapore della forza di 2 cavalli. Le materie sottoposte a questi torcili sono di provenienza cremonese o del Cremasco, se ue togli una insignificante quantità di olive che si.raccolgono sulla costiera del lago d'Iseo. Il prodotto e consumato localmente.
   Fabbriche di spirito. Esistono in provincia di Bergamo 377 opifizi, ove si distilla l'alcool dalle materie vinose e dal vino, forniti di 385 lambicchi, il maggior matterò di questi, dopo le ultime leggi fiscali sugli alcool, restano inoperosi, 11011 essendovi, dato il limitato prodotto, coll'aggravio delle nuove tasse e la terribile concorrenza dei grandi stabilimenti, convenienza nell'esercirli.