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Parte Seconda — Alta Italia
in Alzano Maggiore perla fabbricazione della carta, l'altro in Alzano di Sopra, per la fabbricazione della pasta di legno, che serve ad alimentare la fabbricazione della carta nel primo. Questo stabilimento che ora, tanto pel macchinano quanto per la lavorazione, è completamente moderno, fu uno dei primi della provincia, datando dal 1675.
I suoi prodotti occupano tutta la scala della produzione cartacea, dalle qualità più comuni ed usuali alle più raffinate ed eleganti.
Esistono inoltre in provincia altre 6 fabbriche di carta per imballaggio, di paglia e d'altre materie affini, superstiti di un'industria un tempo maggiormente fiorente. Ilavvi pure in Credaro una fabbrica di pasta, di legno, la quale produce la materia prima, consumata, poi nella cartiera clic la stessa ditta proprietaria di questo stabi-mento possiede a Varese (provincia di Conio). 11 legname impiegato in questa lavorazione è pioppo, proveniente dai territori ili Brescia, Crema e Pavia. Complessivamente, adibiti all'industria della carta sono S opifici, con una forza motrice a vapore di 23 cavalli ed idraulica di 335 cavalli dinamici, impieganti una media di 300 operai su 216 giornate di lavoro.
Industrie tipografiche e poligrafiche. Queste industrie sono rappresentate nella provincia di Bergamo da 12 opifici, dotati complessivamente d'una forza motrice idraulica, a gas, elettrica di 51 cavalli, con 43 torchi e 32 macchine semplici ed a reazione.
II personale addetto a questi opifici è complessivamente di 372 operai, con una media annua di 294 giornate di lavoro. I lavori in cromolitografia e cartografici che si producono in taluno di questi stabilimenti assai pregiati, sono in gran parte esportati all'estero e nelle altre provincie del Pegno.
Segherie, per il legname. Le segherie nella provincia di Bergamo sono tutte antichissime e, in un coi mulini, furono le prime manifestazioni dell'utilizzazione delle forze idrauliche largamente dispensate in questa regione. Attualmente si contano 55 segherie, occupanti in complesso 109 operai. Sono sparse per tutte le valli della provincia e riducono in tavole i fusti provenienti dalle vicine boscaglie. Nello alte valli sì lavorano gli abeti ed i larici: nella pianura i noci, i pioppi, le quercie. Sono tutte dotate di forza motrice idraulica, per una potenza di 638 cavalli dinamici; una è dotata anche di un motore a vapore della forza ili 4 cavalli. 1 prodotti di questi opifici, oltreché, servire copiosamente ai bisogni locali, vengono [ni gran parte, con utile non lieve, esportati.
'l'omerie in legno. Industria che ha proceduto ili pari passo con quella, delle segherie. I tornitoli della valle [magna sono da antico assai vantaggiosamente conosciuti anche fuori delta, loro valle nativa; molti emiliano ad esercitare il mestiere in l'rancia, in Svizzera ed altrove. Quest'industria è in gran parte, esercitata dai singoli individui, casalingamente; perciò sfugge ad apprezzamenti statistici di una qualche esattezza. Opifici di torneile del legno propriamente detti, in provincia di Pergamo, non ne esistono che 4, con motori idraulici della forza di 8 cavalli, impieganti un complesso di 91 operai su 2S3 giornate di lavoro.
Larari in legno (mobili, parquéts,, bottame). La fabbricazione dei mobili ha nella provincia di Bergamo buonissime tradizioni e fin dal 1775 esisteva nel Comune di Bergamo l'opificio dei Mora, condotto ora dalla Bitta Fratelli Mora, clic pei suoi prodotti Imitanti l'antico, squisitamente artistici e di rara magnificenza, ha fama mondiale e fa largo commercio coll'estero, colla Francia, l'Inghilterra e l'America del Nord, \ltre fabbriche di pavimenti o pan/uels, di serrature e bottami esistono in provincia di Bergamo, per un complesso di 15 opitìei, con 75 cavalli di forza motrice idraulica e 126 operai fissi, lavoranti in una media di 272 giornate utili all'anno.
Carri e carrozze. Si trovano nella provincia 9 opifici per la costruzione di carrozze e veicoli d'uso comune, impieganti complessivamente 72 operai. I loro prodotti servono ai bisogni locali