Bergamo
37
di Francesco da Ponte detto il Passano, imo fra i più valorosi artisti della scuola veneta; la tela dell'organo AAoratàaiìe dei Magi, dipinta nel 1505 dal bergamasco Enea Salmeggia, ed altri dipinti di minor pregio del Bosello, bergamasco, e del Passignano.
11 presbiterio è veramente un vero musco di cose artistiche e preziose. Ammirabili lavori, innanzi tulio la balaustra a ringhiera, ed i rilievi in bronzo dorato dei due pulpiti fiancheggiami la soglia, dovuti a Camillo Acapite, bresciano, die nel 1G03 ne fece la fusione. Il disegno della balaustra è In po' harocclieg-giante, ma ha tale freschezza di concezione, tale ricchezza ili fantasia ornamentale, da costituire nu vero capolavoro del genere.
Nella navata dell'aitar maggiore, gli ovali della vòlta rappresentanti episodi della Storia di Maria, sono opera di Francesco da Ponte, detto il Passano, datati dal 1502. La Maria Assunla, nella calotta del-I abside, è opera di Giambattista Cavagna, che dipinse ad olio sul nniru ; gli Aposloli vecuntisi al sepolcro di Maria — gran tela sovrastante al coro
dipinti di Ercole Procaccini.
Ma la meraviglia vera di ipiesla parte della basilica e lo stesso coro, lavorato ad intagli ed a tarsie ila artisti bergamaschi. In questo còro lavorarono per quasi tre secoli di generazione in generazione i Capn-diferro, i Belli ed altri celebri in tagliatoli in legno di Bergamo e delle adiacenti valli.— Gli schienali degli stalli sono tutti a pregevoli intarsi di legno di frutta a colori, rappresentanti fatti dell'antico e del nuovo Testamento, eseguili, in parte, sui disegni di Lorenzo Lotto, dello Zanetti, del Previtali, del Morello e ili altri celebii artisti.
Stupendo lavoro di intaglio e d'intarsio è la parie centrale del coro. Ogni stallo, pur sei bau -dosi nella linea generale, ha, tanto nel dorsale clic nelle tarsie, negli intagli e migli iltoiilicvi, una ornamentazione propria, allatto diversa dalle al tre. Ammirale sono specialmente le tarsie del Codi ferro clic non temono eonfronlo con quella del celebre concilladino Fra lìcniinro. Onesto ruro, conlinciato nel 1521, fu compililo nel 1571.
I invalili ill'altar maggiore pur esso di buon disegno ¦— con ricche incrostazioni ili diaspri, corniole, lapislazzuli ed altre pietre ili gran pregio — sorgono sei bellissimi candelabri di
bronzo, fusi nel 1507 dal bresciano Camillo ISizzotto.
La basilica ili Santa Maria Maggiore possiede inoltre parecchi arazzi di Fiandra, del secolo XV
è imo dei migliori
Fig. 7.
Bergamo (S. M. Maggiore): Monumento a Gaetano IJonizetti (da fotografia).
e del XVI, (li grandi dimensioni, di pregio inestimabile perché conservatissimi. lìap,iresentaiio, per lo più, suggelli sacri e furono t'abbi leali, come appare dalla sigla, pei eoiumissione delia l'alibi iceria della basilira medesima. Ih questi, quello rappresentante la scena della drneefissiime, è eli sorprendi ole bellezza, e ili straordinarie ili mensioni E opera di Giovanni llegelhnig, sii! disegno a colori di Vali Sclioor, die ili I pari si conserva nella basilica bergamasca, in eccellente stato; prova questa che tali arazzo è cosa unica al inondo.
Bue miiBMitìflfi funerari, l'uno buon saggio delia scollimi comaeina nel secolo ,£l\ e l'altro ultima lavoro della scoltura comacina moderila,