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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Bergamo e Brescia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 540

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Bergamo 41
   scrive il Calvi nella sua monografia
   « Medea
   storica sul grande scultore — giovane figlia del celebre capitano Bartolomeo Colleoni, veniva rapita giovinetta dalla morte. Il padre volle raccogliere i suoi resti in un monumento nella chiesa dei Domenicani della Basella circa sette miglia lontano da Bergamo, quel monumento che ora vedesi nella cappella ove s'erge il sepolcro del padre. Esso si compone del feretro sul quale giace, in bianchissimo marmo carrarese e leggermente vestita, la figura dell'estinta; ed è incassato nel muro entro una nicchia. Due pilastri di marmo reggono un architrave. A sostegno del sarcofago sottostanno testine di serafini ; più sotto, eleganti mensolctte, sulla inferiore voluta, reggono gemetti allusivi alle di lei virtù ed al dolore ispirato dalla sua morte.
   « Dall' architrave pendono delle tende che imitano eoi marmo una stoffa leggera, aggruppata in alto, quasi a rimuovere ogni impedimento allo sguardo dell'osservatore, e so pra l'architrave stanno le figure di Maria Vergine, della Maddalena e di Santa Caterina, alte quasi la metà del vero ».
   Non è noto precisamente quando l'Amadeo compisse quel lavoro, che è ili una grazia, di un'eleganza singolare; vi è inciso sopra l'anno 1470, ma questa potrebbe essere la data della morte della donzella e non quella dell'esecuzione del monumento, perocché in tal caso la data sarebbe unita al nomedello scultore che vi si legge: Johan-nes de Ainudeis fecit hoc. opus.
   La cappella ha un solo altare che venne rifatto mi po' baroccamentc nel 107(5 da Andrea Mann:. Di antico non vi ri mango no che le statue egregiamente modellate d di'Santi Giovanni Ballista, Bartolomeo e Marco, attribuite da taluno al bergamasco Bartolomeo Bono, da altri al Sansovino.
   Notevolissime sono, negli scompartì inferiori della cupola, le pitture a fresco dovute al Tiepido ed eseguite nella prima metà del secolo scorso. Sono di una freschezza di colorito, di una grazia, ili una vivacità di disegno tali, da sembrare, più che altro, opere ili pennello moderno. Vi sono inoltre alle pareti altri dipinti, cioè: Giosuè fermante il sole del bolognese Giuseppi Crespi detto lo Spagnoletto, un Davide del veneziano Pittoni,
   l'Agar di Diotti, bergamasco, una Sacra Famiglia della pittrice Angelina Kauflmann di Coirà, datala dal 1785. Questa cappella è giornalmente officiata a spesedeirAnuninistrazionedelL. I'. della Pielà, fondato dallo stesso Colleoni.
   Bergamo : Facciata della Cattedrale.
   La Cattedrale (figg. 11-12). — Nella stessa piccola piazza ch'è tra il palazzo della Ragione e la fiancata di S. M. Maggiore, addossata in parie all'antico palazzo della Ragione, sorge la fabbrica grandiosa del Duomo bergamasco dedicato al martire guerriero S. Alessandro, patrono della città. Le notizie che, raccolte dal Ronchetti, dal Lupo e ila altri, si hanno intorno alla chiesa cattedrale di Bergamo, risalgono al secolo VII, o più precisamente all'anno 070, come risulta da un documento messo in luce ed illustrato dal canonico Lupo. La Chiesa bergamasca era allora governata dal vescovo Giovanni e regnava in Italia il longobardo Cunipei to, Nel documento illustrato dal canonico Lupo è detto che tanto il vescovo quante
   175 — li» l'airi», voi. II.