Bergamo
51
della fauna e della geologia locale, nonché di molti e rari prodotti nazionali ed esteri.
11 grande sviluppo commerciale, industriale ed edilizio preso nell'ultima parte del nostro secolo dalla parte bassa della città, ed altre ragioni di opportunità, determinavano il Municipio di Bergamo a trasferire la propria sede al basso, e fu scelto all'uopo il palazzo eretto nel '1858, per uso della Pretura, dall'architetto Francesco Lodi, in via Torquato Tasso: edilizio di semplice architettura all'esterno, ma ben distribuito e con uno spazioso cortile, all'interno. Le pareti dello scalone, l'antisala del Consiglio sono ornate da dipinti dei migliori artisti bergamaschi contemporanei: l'aula consiliare è riccamente decorata sullo stile di quella del palazzo (lucale di Venezia. La vòlta è decorata da bellissime pitture di Francesco Bassano e di Cesare Maironi.
Lo stemma del Comune di Bergamo consta di uno scudo diviso longitudinalmente in due campi, l'uno di color rosso (ghibellino), l'altro di color giallo (guelfo). Fu portato dagli ambasciatori bergamaschi a Venezia nel 1428, quando il Comune di Bergamo, sottrattosi alla dominazione, divenuta odiosa, di Filippo Maria Visconti e dei suoi capitani di ventura, ebbe il buon senso, più che sottomettersi, di legarsi alla gloriosa Piepubblica di San Marco, colla quale stelle — salvo le alternate vicende del principio del secolo XVI — fino al trattato di Campoformio.
Palazzo Provinciale e della Prefettura. — E questo l'edilìzio più
grandioso e ricco della Bergamo
mirano i celebri affreschi di G. B. Castello, donati . dal principe Gióvanclli alla città di Bergamo. Rammemora ed illustra il l'atto la seguente iscri-, zioue murale nell'aula :
moderna, rimasta capoluogo d'una delle sessantanove provincie del Regno d'Italia. Si trova esso pure in via Torquato Tasso, a breve di stanza da quello or dianzi descritto
del Municipio. Ne cominciarono Fit'- 17- — Bergamo : Rilievo in bronzo nella Galleria nel 1803 i lavori, successivamente della Biblioteca Comunale,
condotti dagli ingegneri od archi; tetti Preda, Cuminetti e Savoia. É in istile classico e sopratutto ricca ed imponente la facciata, col corpo di mezzo a belle colonne corinzie, ricchi fregi nella trabeazione, attico e bassorilievi ricordanti i fasti gloriosi della storia bergamasca e specialmente della Lega Lombarda, che in questa città ebbe origine ed a fondila conferma.
Nella vasta e magnifica aula consiliare si am-
Questa storia ili Ulisse — iii GIO. BÀTT. CASTELLI DETTO IL BERGAMASCO — Ai Lami ili Ooilago nel secolo XVI dipinta — Fu dal principe Gióvanclli — Alla città, di Bergamo donala — EtL a riparo della minacciala rovina
— Dal cittadino ANTONIO /A.Milli — Con rara perizia dal muro tradotta in tela Sa queste pareli — Appositamente architettate — ti Municipio e la Provinciale Rappresentanza
— Volle l'osse collocala — L'anno 18U9.
Il dipinto che va considerato fra le buone e più fantasiose opere del secolo XVI, consta di dodici