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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Cremona e Mantova
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 296

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Provincia eli Cremona 13
   I principali canali irrigatori della provincia di Cremona e la loro portata d'acqua, secondo gli ultimi dati ufficiali, erano, nel 1SS7, i seguenti:
   Porlala in melrì
   CAVI DISPENSA TORI in tempo di abbondanza in tempo di magra
   Naviglio Civico (indipendentemente dall'acqua di irrigazione dell'Oglio) . . 4 4
   Naviglio Civico erogato dall'Oglio in tempo di acque abbondanti 25 8
   Cavo Pallavicini con quattro erogazioni:
   1) dall'Oglio..................... 15 IO
   2) dal Brembo, per le seriole Brembilla, Visconti, Treviglino e Melzi . . 7.50 4
   3) dall'Adda, per le seriole Vallate, Ritol to e Rivalla....... 12 11
   4) dal Serio, per le roggie Babbiona, Malcontenta, Archetto Renata e 5 2.50
   Sorgive diverse..................... 10 G
   Totale . . . 7S.50 45.50
   Nel 1881, con E. decreto del 21 agosto, venne concesso ad alcuni Comuni cremonesi, uniti all'uopo in Consorzio, di aprire un nuovo canale, detto il Canale Marzano, compiuto in questi ultimi anni. Questo canale è derivato dall'Adda, nei pressi di Spino a Marzano (frazione del Comune di Merlino in circondario di Lodi). La sua portata è di 25 metri cubi e serve all' irrigazione di 35,000 ettari di terreno nel circondario dì Cremona. La percorrenza, compresi i bracci distributori, è di circa 36 chilometri, attraversando da Spino il territorio cremasco, sorpassando il Serio ed inclinandosi presso Genivolta, alla località detta VAlbera. In tale località immette 100 oncie cremonesi (da 16 a 20 litri d'acqua al minuto secondo) nel Civico Naviglio ed il resto a cavi distributori e secondari, fra cui la Geronda ed il Pallavicino per il basso Cremonese. Il costo di questo canale fu di circa 5,500,000 lire: i lavori cominciarono il 1 agosto 1SS6 e si cominciò a distribuire l'acqua nella primavera del 1890.
   L'operazione finanziaria gravita sul bilancio dei Comuni interessati, col concorso
   della provincia, per S00.000 lire e del Governo nei limiti stabiliti dalle leggi.
   *
   * *
   La provincia di Cremona ha pressoché completa la sua rete stradale, perciò, sotto questo rapporto, può dirsi in condizioni eccellenti. Senza contare le strade vicinali, pur numerose ed importanti, sulle quali però mancano le informazioni esatte, la provincia ha 2356 chilometri di strade così ripartiti:
   Strade ferrate..................Km. 142
   Tramvie.....................» 127
   Strade provinciali..................» 387
   » culminali..................» 1700
   Totale .
   . Km. 2356
   Eaffrontando lo sviluppo totale di queste strade colla superficie della provincia e col numero degli abitanti si ha una media di chilometri 142.33 per ogni 100 chilometri di superficie e chilometri 74.03 per ogni 10,000 abitanti.
   I 142 chilometri di strade ferrate allacciano il capoluogo con Mantova, Brescia, Treviglio, Codogno e Casalmaggiore. La progettata ferrovia Cremona-Borgo San Donnino unirà, per la via più breve, il capoluogo coll'arteria ferroviaria emiliana. Le