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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Cremona e Mantova
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 296

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Seconda — Alta Italia.
   del 1887 l'Istituto scontò in provincia cambiali per 12,579,411 lire di cui una metà a piccoli industriali, negozianti, agricoltori e possidenti ; fece anticipazioni per 705,399 lire e mutui ipotecari per 440,550 lire. Al 31 dicembre di quell'anno i depositi a risparmio ammontavano alla cospicua cifra di 16,5S7,440 lire.
   Risparmio. — Il credito dei depositi a risparmio nelle Casse di risparmio ordinarie, nelle Casse postali di risparmio ed Istituti di credito ascendevano, nel 1S93, a 41,751,422 lire, con una media di lire 13G.49, mentre la media generale del Regno è di lire G4.74.
   V.
   Agricoltura ed industria.
   La provincia di Cremona è essenzialmente agricola; è anzi una delle plaghe di maggior produzione agraria della Lombardia. Non vi ha lembo del territorio cremonese che non sia coltivato e messo ad intensa produzione.
   La superficie arabile della provincia di Cremona è valutata in ettari 114,656, pari al 70.03 per cento della superficie totale. La superficie boschiva di questa provincia si calcola in ettari S447; i boschi appartengono tutti a terreni situati sotto la zona del castagno. Le colture predominanti sono quelle del frumento e del granturco. Il frument o si coltiva sopra una superficie di ettari 37,1 SO ; il granturco su una estensione d'ettari 40,986; seguono la vite, sopra ettari 20,87S; il lino, ettari 12,SS0; il riso ettari 5,50. La produzione dei foraggi si calcola in media di quintali 4,014,275 d'erba e quintali 953,720 di fieno. E assai estesa la coltivazione dei gelsi, la cui rendita si valuta in S quintali di foglia per ettaro. Il valore lordo dei prodotti agricoli nella provincia di Cremona si valuta complessivamente di 53 milioni annui.
   Bestiame.— L'allevamento del bestiame ha nella provincia di Cremona, come industria sussidiaria all'agricoltura, importanza notevole. Si calcola che vivano in questo territorio 115,000 capi di bestiame, del valore d'oltre 28,000,000 di lire. La produzione del burro nella provincia è valutata di 1,500,000 chilogrammi e quella del formaggio di 2,200,000 chilogrammi, per un valore complessivo di 5 milioni di lire.
   Bozzoli. — Anche l'allevamento dei bozzoli ha importanza eccezionale in questa provincia: s'impiegano polla incubazione 77,735 onde di seme, dalle quali si ricavano,
   nelle annate buone, circa 2,800,000 chilogrammi di bozzoli.
   *
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   Forza Motrice Idraulica. — Nel 1SS7 venne calcolata la forza delle cadute esistenti nella provincia di Cremona e fu accertata in cavalli dinamici 2508, ilei quali ad uso industriale se ne impiegano 1016 e nella maggior parto per la macinazione dei cereali. Seguono poi la brillatura del riso, la fabbricazione dell'olio, la tessitura del lino e della canapa.
   Caldaie a vapore. Furono censite nella provincia di Cremona 144 caldaie a vapore della forza complessiva di 1210 cavalli dinamici, impiegati per la maggior parte (620) nella trebbiatura del grano; poi nella trattura della seta (397 cavalli).
   Industrie Meccaniche e Chimiche. — Gas-luce. Nella provincia di Cremona esistono 2 officine per la produzione del gas illuminante, una a Cremona e l'altra a Crema. La prima alimenta 620 becchi per l'illuminazione pubblica e 39UO per l'illuminazione privata. La seconda alimenta 250 fiamme per illuminazione pubblica e 1570 per quella privata.
   Luce elettrica. Esistono nella provincia di Cremona 2 officine per la produziono della luce elettrica. La prima, in Cremona, può alimentare fino a 2000 lampade ad incandescenza; la seconda, in Crema, può alimentarne fino ad 800. Queste due officine dispongono di forza motrice a vapore e quella di Crema anche di 24 cavalli di forza motrice idraulica.