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Parte Seconda — Alta Italia.
Tor eie a vento. Esiste in Cremona un opificio esercitante questa industria: si producono circa 1200 torcie a vento al giorno, tanto con involucro di carta, quanto impermeabili: vi funzionano 4 caldaie e 4 strettoi mossi a braccia. Sono impiegati in questa industria circa 50 operai al giorno, I prodotti vengono per la maggior .parte esportati ed in ispecie consumati dalle società ferroviarie.
Industrie Alimentari. — Macinazione dei cereali. La statistica della macinazione dei cereali è molto difficile a farsi, avuto riguardo al grande numero dei inclini ed alle continue modificazioni che vengono in essa introdotte. L'unica statistica che si abbia ò quella riferentesi al 1882 colle notizie attinte ai cessati uffici del macinato ed assegna alla provincia di Cremona 2(J7 opifici, dei quali 22 nel circondario di Casal-maggiore, 4G in quello di Crema e 135 in quello di Cremona, Tutti questi opifici erano animati esclusivamente da motori idraulici sommanti a 554, con una potenza complessiva di 1047 cavalli dinamici. Questi mulini macinavano in media 197,000 quintali di frumento per un valore di oltre 7 milioni di lire ed una quantità di granturco calcolata in 509,000 quintali, per un valore di 9 milioni e mezzo di lire. Dopo il 1882 sorsero nella provincia i nuovi inclini, uno dei quali a Cremona (Rapuzzi) illuminato a luce elettrica e con 150,000 quintali di produzione annua e gli altri ad Isola Novarese, Bagnolo Cremasco e Drizzona, cosicché la quantità totale della farina prodotta annualmente è notevolmente aumentata. I grani per la macinazione si ritirano nella proporzione del 7U per % dalle Provincie di Cremona, Mantova e Verona e pel rimanente dall'estero, e preferibilmente dalla Russia. Le farine si smerciano per la massima parte nelle provincia lombarde ed anclie nel Piemonte.
Brillatura del riso. Quest'industria è esercitata in 50 opifici sparsi in 31 Comuni della provincia. Quasi tutti sono brillatoi o pile a vecchio sistema, mossi da forza idraulica, cessante nei mesi estivi, perchè utilizzata a scopi irrigui Complessivamente questi brillatoi impiegano una forza motrice di 550 cavalli. La loro produzione è calcolata in 32,000 quintali di riso pilato all'anno e vi lavora circa un centinaio di operai.
Paste da minestra. Non esistono nella provincia che 20 piccole fabbriche di pasta da minestra, il maggior numero delle quali a Soresina, Crema e Solicino. Hanno torchi a mano o mossi da forza animale. Il prodotto medio è di circa 400,000 chilogrammi all'anno, che servono al consumo localo.
Turchi da olio o frantoi. L'estrazione degli olii viene esercitata in S2 Comuni della provincia con 190 torchi, dei quali soltanto 42 sono mossi da forza idraulica, con 42 motori della forza complessiva di 162 cavalli dinamici, gli altri sono mossi da forza animale. La maggior parte di questi torcili lavora esclusivamente all'estrazione dell'olio di lino; alcuni estraggono anche olio di ravizzone. La produzione annuale si calcola in media di 8000 quintali d'olio di lino, usato esclusivamente dai contadini per condimento ed illuminazione. Pochissimo se ne esporta dalla provincia per usi industriali, 11 panello serve di nutrimento ai bovini.
Fabbriche di spirito. Vi sono in provincia 3 piccole officine con lambicchi per la produzione e rettificazione dello spìrito dalle vinacce e materie vinose.
Fabbriche di birra ed acque
Lavorazione dei salumi. L'industria salumiera ha una certa importanza nel Comune di Cremona, contandovisi 29 fabbriche, le quali lavorano carne suina, clic si ritira per lo più dal Piacentino. La produzione di questa industria si calcola in circa 50,000 chilogrammi di salumi in genere, per un valore di 100,000 lire. ITavvi inoltre, di recente impianto nel Comune di Duemiglia,un grandioso opificio per la lavorazione della carne suina. Vi si fabbricano lardi e strutti a sistema americano; prosciutti,