Provincia eli Cremona
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mortadelle ad uso di Bologna, carne insaccata di vario genere, impiegando all'uopo macchine speciali (snervatrici, tagliatrici, insaccatrici). Le ossa, dopo la bollitura per l'estrazione del grasso e della gelatina, si macinano per produrne concime. Lo stabilimento dispone di una forza motrice a vapore di 8 cavalli. Vi si macellano in media da 2000 maiali all'anno. La lavorazione dura dall'ottobre all'aprile. La maggior parte dei prodotti si esporta dalla provincia e principalmente a Genova, Milano e nell'America del Sud.
Fabbriche di torrone e di mostarda. Cremona conta fra le sue specialità alimentari di grande rinomanza il torrone e la mostarda. Sopra 20 fabbriche 11 sono dedite alla fabbricazione promiscua del torrone e della mostarda; e le altre soltanto a quella del torrone od a quella della mostarda. Il numero degli operai addetti a quest'industria è di 450. La produzione annua è di 2000 quintali di torrone e 1300 di mostarda, per un valore complessivo di 750,000 lire.
Industria della Seta. — Confezione del seme bachi. La bachicoltura nella provincia di Cremona è diffusissima e usata con metodi razionali. Il seme originario giapponese perde sempre più di importanza di fronte al prodotto ed alla razza gialla indigena. Molti conduttori di fondi si confezionano da loro stessi il seme di cui abbisognano e va sempre più tramontando l'applicazione del sistema cellulare, introdotto nel 1870 dalla locale Camera agraria. Tuttavia si hanno 15 ditte che attendono a questa industria, producendo in media annualmente 30,000 oncie (di 27 grammi) di seme; alla lavorazione del quale sono, nell'epoca propizia, impiegate 500 donne. I bozzoli per produrre il seme si importano dalla Brianza, da Bergamo e dal Trentino. 11 seme confezionato si smercia metà in provincia e metà nei territori limitrofi.
Trattura della seta. Quest'industria, importantissima nella provincia, si esercita ora con assoluta prevalenza in filande a vapore. Le antiche, a fuoco diretto, hanno cessato di essere rimunerative e si limitano alla trattura di pochi bozzoli di scarto e per un periodo limitatissimo. Si contano nella provincia di Cremona 80 filande, con 2400 bacinelle a vapore, e 150 a fuoco diretto. Vi lavorano 4100 operaie circa. La durata media del lavoro per le filande a vapore si calcola in 200 giorni all'anno; per quelle a fuoco diretto è di circa 80 giorni.
Torcitura ed incannaggio della seta. Esistono 5 opifici, ripartiti in 4 Comuni della provincia, esercitanti quest'industria. Vi è impiegata complessivamente una forza motrice di 60 cavalli; fusi attivi 1440 ed operai impiegati un migliaio (donne). Il prodotto si esporta nella maggior parte a Milano e Como.
Fabbricazione dei passamani e cordoni. Esiste per quest'industria nel Comune di Castelleone un opificio fornito di 4 torchi per passamanteria, 50 molinelli e 2 torcitori con 76 fusi, animati da forza idraulica di 2 cavalli. Vi lavorano 12 operai ed i prodotti in gran parte si esportano nelle provincie limitrofe.
Filatura della juta, tessitura del lino e della canapa. Nel Comune di Crema si trova il Linificio e Canapificio Nazionale, ove in un medesimo stabilimento si eseguiscono la filatura della juta e la tessitura del lino e della canapa. Per la filatura della juta si impiega una caldaia a vapore della forza di 20 cavalli pel riscaldamento e macero della materia prima ed un motore idraulico della forza di 100 cavalli, animanti 8000 fusi attivi. In questa lavorazione sono impiegati 166 operai. Il lavoro è continuo ed alla notte lo stallili mento è illuminato a gas. Nella tessitura del lino e della canapa sono impiegati 388 lavoranti, per la maggior parte femmine adulte, le quali — mediante 175 telai meccanici, animati da un motore idraulico della forza di 60 cavalli — fabbricano tele liscie, greggie e purgate, tele per vele, sacchi, tende, tela di juta per imballaggio, ecc. Le materie prime provengono dagli stabilimenti di filatura della canapa e del lino, che la stessa ditta possiede nei Comuni di Fara d'Adda e di Cassano d'Adda. 1 prodotti per la maggior parte si consumano nel Regno.