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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Cremona e Mantova
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 296

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Cremona
   17
   Fig. 1. -- Cremona: Cattedrale e Battistero (da fotografia Emiliana).
   discepolo di Siro, predicatore della buona novella e fondatore della chiesa pavese. Il Dragoni, il Rossi, riporti, accurati cultori delle memorie cremonesi, non convengono pienamente nell'affermazione dell'Ughelli, ritenendo che il Sabino o Savino, romano, fosse mandato da Pietro anziché da Siro, a predicare a Cremona, come il luogo nel quale annualmente pei mercati convenivano insieme a gente da ogni parte d'Italia e dalla Gallia vicina molti Giudei, verso i (piali era principalmente diretta l'opera dei primi catechisti seguaci del Maestro, venuti da Galilea in Italia, in Roma. Questo Savino o Sabino avrebbe predicato in Cremona intorno all'anno 54 di C. e la Chiesa cremonese avrebbe perciò origini strettamente apostoliche. L'Ughelli sopra ricordato fa per successori di Sabino i nomi dei vescovi Felice, Garzonio, Marino, Sempliciano, Materno, Casciano, Sisto, Floriano, fino a giungere a Stefano, consacrato da papa Silvestro, che ebbe parte nel Concilio di Nicea e del quale è fatta memoria in un dittico antichissimo della Cattedrale cremonese, insieme al nome del suo successore Sirino, di famiglia greca, che avrebbe tenuto la cattedra dal 342 al 380; dopo vennero Àuderco, greco (380-391); Conrado, cremonese (391-407); Vincenzo, pavese (407-422); Sisinio, martire (422-450); Giovanni, romano (450-491), ecc.
   La prima chiesa cristiana pubblica sòrta in Cremona data dall'impero d'Alessandro Severo, figlio di Giulia Moinea, cristiana ed amica dei Cristiani, nella tregua che i
   1239 — La Patria, voi, li.