Cremona
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Fig. 1U. — Cremona: Chiesa di San Luca.
è da mettersi prudentemente in dubbio. Fu successivamente rifatta nel secolo XV in istile gotico, siccome il più usato in quel tempo. Venne riconsacrata nel 1478 rial vescovo Antonio Giacomo della Torre e la officiarono lungamente i frati eremitani di Sant'Agostino. Oltre lineilo del sommo dottore della Chiesa, ebbe anche il nome di San Giacomo in lireda. Architettonicamente, questo tempio è un buon saggio del gotico lombardo di grande moda in quel tempo in Lombardia e fuori, ma non è peraltro cosa straordinaria. Ne fu architetto Teodosio Garneri. Ila buoni quadri, tra cui una magnifica tavola, rappresentante la Vergine eoi Bambino, opera di Pietro Vannucci, detto il PewgtM, datata dal 1494. Anche questa tavolalo nel I79G mandata alla galleria del Louvre, a Parigi : ma fu restituita a Cremona nel 1816. È il maggior ornamento della chiesa, che contiene peraltro pitture del Malosso, del Trippelli, del Sabbioneta, del
211 — t.» Patria, voi. II.
Gervasio Gatti e d'altri lmoiu pennelli cremonesi, e di Camillo Procaccini, bolognese di origine, milanese di adozione. Notevoli in questa chiesa sono le dodici statue in plastica modellate dal comasco Giambattista BarbesÌM e rappresentanti i Patriarchi ed i Profeti mcHjtjiori.
Nella chiesa di Sant'Agostino sono sepolti Guglielmo Cavalcabò, signore di Cremona, morto nel 1313; Giacomo Mainoldo Gallarali, presidente del Senato in Milano, morto nel 101-; Battista Plasio, filosofo ed astronomo famoso; Omobono Offredi, detto dai contemporanei ì'Ippocrate cremonese, celebre medico; Cataldo Manna, medico e peritissimo poliglotta ed orientalista, ed altri cittadini illustri per natali e sapere.
San l.uca(fig.lO). -Presso alla porta Milano, appena entrati in città, si mostra, in un ampio piazzale, la chiesa ili San Luca che offre la singolarità di avere addossata al lato destro della sua facciata, in istile del più semplice e pretto Ioni-