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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Cremona e Mantova
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 296

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mantova
   217
   i'ig. 54. — Mantova (Palazzo del Tè) : Sala della Grotta (da fotografia Alinaiu).
   concimi artificiali; 1 fabbrica di saponi; 8 di paste da minestra; 1 fabbrica di acque gassose; G tintorie di filati e tessuti; 5 concerie di pelli d'una certa importanza, impieganti complessivamente da 117 operai; 1 fabbrica di cuoio artificiale; 9 tipografie, impieganti complessivamente 105 operai; 1 fabbrica di pelliccierie, con oltre 100 operai; 1 fabbrica di pavimenti in legno o parquets ed una. quantità d'altre piccole industrie per la produzione d'oggetti d'uso e di consumo sfuggenti al controllo ed alle valutazioni della statistica ufficiale.
   CENNO STORICO
   Se badiamo agli storici che trattarono in modo speciale degli eventi di questa città, Mantova avrebbe origini eroiche, mitologiche. Secondo i favoleggiatoli classici, alla caduta di Tebe, Manto, figlia di Tiresia, il famoso indovino che potò mutarsi a piacimento suo in uomo e donna, passò dalla patria terra ramingando in varie parti del mondo finche venne in Italia. Quivi Manto, che dal padre, per concessione degli Dei, avrebbe ereditata la facoltà d'emettere oracoli e perdere l'avvenenza, avrebbe avuti amori strani con Tevere, dei quali fu frutto Geno, che la leggenda vuole sia il fondatore della città, alla quale avrebbe imposto il nome della madre.
   264 — I.tt l'atri», voi. II.