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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Cremona e Mantova
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 296

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Seconda — Alla Italia
   sebbene morto in Tspagna, a Toledo, col titolo di vescovo d'Avila, volle esser sepolto in questa, chiesa, insieme alla giovane ed amata consorte premortagli da qualche anno. La tomba fu disegnata da Giulio Romano, che del Castiglione fu amicissimo ed agli affici del quale egli dovette l'ospitalità ed il largo trattamento trovato alla Corte dei Gonzaga. 11 monumento del Castiglione è in marmo, ma la figura del Cristo che gli sovrasta è in legno intagliato.
   Il territorio di Cintatone, assai fertile, produce cereali d'ogni specie, lino, foraggi e viti. Notevole vi è l'allevamento del bestiame bovino ed importante la produzione dei latticini. Nel Comune vi prosperano: un'industria di confezione di arelle per uso costruzioni e per allevamento dei bachi, una fabbrica d'aceto a sistema razionale ed una segheria a vapore.
   Golf, elett. Hozzolo — Dioc. Mantova — P2, T. e Tr. locali, Str. ferr. a Mantova.
   Battaglia di Curtatoue e Montanara
   (20 m.ijrgìn IStS).
   Tra Curtatoue e Montanara avvenne, nel maggio ISIS, quella sanguinosa battaglia che da questi due paesi si intitola e che fu uno dei più splendidi e gloriosi episodi guerreschi ili quell'anno memorando. 11 Corpo dei volontari toscani, formato dal fior fiore della gioventù di quella nobilissima regione ed in massima parte ili studentesca che aveva lasciata l'Università di Pisa, gli istituti superiori di Firenze, in tutto meno di 5000 uomini, militava sotto il comando del generale l)e Laugier, che teneva il suo qiiartier generale alla frazione delle. Grazie ; alla loro destra era schierato il contingente modenese e reggiano, di 1500 uomini con due cannoni; alla sinistra, sulla strada di Goito, il 10 di fanteria napoletana. Da Governolo a Coito corrono più ili 10 miglia di distanza. La posizione ilei Toscani — scrive il Premoli — non era delle migliori. 11 fumiceli! Osone alle loro spalle eil un solo stretto ponte per varcarlo e ritirarsi verso il quartier generale (Bozzolo), in caso ili bisogno. Sostennero varii combattimenti contro l'impeto delle sortite che la guarnigione di Mantova faceva di quando in quando. In un fatto d'armi del 15 maggio si distinsero per valore, spingendosi fin sotto le mura della città. Fra stata avvertita la divisione toscana di tenersi pronta per una marcia retrograda sino dal 528; ma l'ordine decisivo arrivò al 29, giorno in cui, alle 10 del mattino, gli Vustriaci attaccarono i posti di Curtatoue e Montanara. Gli Austriaci formaronsi in due colonne d'attacco, composte di due brigate ciascuna. La prima prese la via di Curtatoue, l'altra quella di Montanara. \ sinistra mosse verso Ruscoldo un altro corpo di Austriaci per minacciare il fianco e le spalle delle posizioni italiane. Un'altra brigata austriaca volse verso Governolo e Borgoforte por contenere i volontari colà stanziati. La zuffa fu fiera ed ostinata. Due compagnie di artiglieria, 150 volontari Napoletani e Lucchesi osarono far impeto sul fianco sinistro del nemico, uè si ritirarono se prima non furono rotti e disfatti. 1 difensori di Montanara saltavano fuori dei ripari gridando: « Gli Italiani debbono mostrare il petto a chi li assale ed allo scoperto si battevano ila leoni con più anima che prudenza. Sono molti gli episodi di valore che la storia registra di quella memoranda giornata, (ìli artiglieri toscani continuavano a sparare malgrado i gravi danni che loro produceva l'artiglieria nemica. 11 battaglione universitario, lasciato in riserva alle Grazie, senza averne ricevuto il coniando, si gettò nel fitto della mischia. Qui cadde eroicamente il prof. Pilla. La compagnia, capitanata da \ incenzo Malenehini, sostenne per qualche tempo l'urto ilei vincitori 11 prof. .Montanelli ed il dottor Moraudiiii, assaliti dai Croati, vennero fatti prigionieri. I dottori Barellai e Baganucci vollero dividere le sofferenze dei loro compagni per non abbandonare i feriti. A Curtatoue una scheggia di mitraglia portò via netta la mano al colonnello Chigi, il quale agitò il moncherino gridando, Viva VItalia. Niccolini, Yaniiuccini e Cipriaui danno prova di valore immenso.